N° 31020 - 14/08/2017 17:16 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Reverse charge, non si applica al collaudo degli impianti a terra
L’inversione contabile non si applica all’attività di verifica degli impianti di messa a terra presso attività pubbliche o private da parte di soggetti abilitati dal Ministero delle attività produttive. Così afferma l’Agenzia delle Entrate con la Risoluzione 111/E pubblicata lo scorso venerdì, in risposta ad un interpello.
L’Agenzia delle Entrate ha concordato con la soluzione prospettata dal contribuente, che applica il codice attività 71.20.21 Ateco 2007; codice che non prevede attività di manutenzione o di riparazione. La società istante riteneva che la prestazione di verifica non costituisse un’attività di manutenzione, non potendo l’istante intervenire sugli impianti, ma solo verificare che gli stessi siano fatti a “regola d’arte”. «Ciò perché, in caso fossero necessari interventi, sarà una società di manutenzione ad operare sugli impianti stessi».
Secondo le Entrate, considerato che il codice utilizzato non compare nell’elenco riportato dalla Circolare 14/2015, è da escludersi l’applicazione del reverse charge al caso in esame, qualora l’attività svolta si limiti alla sola certificazione della corrispondenza degli impianti alla normativa, senza quindi interventi di manutenzione degli impianti. Scrive infatti l’Agenzia: «è parere della scrivente che la soluzione proposta dall’istante sia condivisibile nella misura in cui l’attività svolta dallo stesso si limiti a certificare la corrispondenza degli impianti elettrici in oggetto alla specifica normativa di settore e prescinde dall’effettuazione di qualsiasi intervento di manutenzione sugli impianti stessi».