N° 26574 - 08/11/2014 5:33 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Aiga contro il nuovo Codice deontologico forense, che vuole limitare la presenza su internet degli avvocati.
La presidente Giorgi scrive al Consiglio Nazionale Forense: «Un vero bavaglio. Restrizioni anacronistiche che pongono la nostra categoria in una condizione di disparità e svantaggio. E anche il cittadino ci perde»
Niente Web per gli avvocati italiani. O, meglio, accesso alla rete in dosi omeopatiche. Il nuovo Codice deontologico approvato dal Consiglio Nazionale Forense, in vigore dal 15 dicembre, permette infatti a un legale che voglia dare informazioni sulla propria professione di farlo utilizzando, come recita l’articolo 35, «esclusivamente i siti web con domini propri senza reindirizzamento, direttamente riconducibili a sé, allo studio legale associato o alla società di avvocati alla quale partecipi». Continua