N° 30372 - 14/08/2016 20:16 - Stampa - -

DISCUSSIONE DELLA SETTIMANA

«Il click day è illegittimo? via ai ricorsi»

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Una consulenza legale evidenzia i limiti del Piano 6.000 Comuni: solo chi ha la banda larga vince.

Ill “click day” è un criterio illegittimo, oltre che demenziale.

 

Potrebbe aprirsi a breve il contenzioso tra i Comuni e il ministero delle Infrastrutture sulle procedure per ottenere i finanziamenti del “Piano 6.000 campanili”, un programma che finanzia progetti locali di vari tipi.

 

La definizione più giusta sarebbe “mette in palio dei fondi” perché il criterio principale di selezione non ha nulla a che vedere con la bontà, l’utilità o l’efficienza dei progetti presentati. Vince chi arriva prima come nel modello Ticketone: biglietti dei concerti in vendita dalla tot ora di un tal giorno e tutti pronti con l’indice sul tasto invio a casa dell’amico che ha la connessione più veloce.

Per i Comuni funziona allo stesso identico modo e il sindaco che vuole sperare in un finanziamento deve avere una qualità su tutte: la banda larga.

È chiaro che chi non ha una connessione veloce non ne ha colpa, eppure non potrà mai arrivare prima degli altri, anche se il suo progetto è il migliore e il più utile alla popolazione. L’esperienza di quest’anno lo dimostra: i primi 100 milioni di euro sono stati assegnati ai 115 Comuni più veloci, anzi, velocissimi visto che hanno cliccato tutti nel giro di 21 secondi.

 

Alla luce di queste problematiche l’Assco (Associazione Sostegno Comune) ha affidato ad uno studio legale genovese l’incarico di studiare la Convenzione tra il ministero e l’Anci, per capire se ci sono margini di azione e la risposta è positiva, ma è necessario che almeno uno dei Comuni che hanno partecipato al click day presenti ricorso al Tar.

I Comuni di montagna avrebbero una carta in più, il fatto che il click day si pone in contrasto con i principi base della pubblica amministrazione: massima concorrenza, non discriminazione e parità di trattamento, visto che penalizza i Comuni che hanno una scarsa connessione, certamente non per colpa. In questo caso l’intera procedura di assegnazione dei fondi cadrebbe e tutto sarebbe da rifare. C’è poi l’ipotesi di annullare solo alcuni finanziamenti, perché pare che siano numerosi quelli che hanno cliccato un secondo prima della scadenza.

 

De Pellegrin, sindaco di Forno di Zoldo. «Sia chiaro, non sono contro a chi ha ottenuto i finanziamenti, ma al metodo. In generale questi piani di finanziamento mirati, come quello per i Comuni di confine, non fanno che peggiorare la situazione di chi si vede escluso suo malgrado».(i.a.)

La lettera con la consulenza legale è arrivata in questi giorni a molti sindaci bellunesi e c’è chi appoggia in pieno il principio, anche se il ricorso al Tar non può darsi per scontato.

«Il click day è un metodo che non premia nulla, è vergognoso», osserva Camillo