Categoria: edilbank

set 13 2013

Laureati e laureate, formazione-lavoro per 562 in Umbria

Avranno 800 euro al mese. Se l’azienda poi li assume, avrà un bonus fino a 6.000 euro

Sono 562 i laureati e le laureate – vincitori del bando – che hanno partecipato alla giornata formativa organizzata dalla Regione al centro congressi “A. Capitini” di Perugia, con lo scopo di fornire informazioni per l’avvio e la gestione delle work experience programmate, nell’ambito del progetto Well (Work experience laureate e laureati), il cui avvio è previsto per il prossimo primo ottobre. Leggi il resto

set 12 2013

Prevenzione cadute dall’alto, consiglio Regione Umbria approva la legge

Il consiglio della Regione Umbria ha approvato definitivamente il 10 la proposta di legge sulle Norme in materia di prevenzione delle cadute dall’alto.

Nuovi strumenti per diffondere la cultura della sicurezza, obblighi di formazione per i lavoratori, regole di progettazione e attività di controllo. Queste le chiavi della nuova legge.

“Mira a diffondere la cultura della prevenzione dei rischi di infortunio su tutte le attività che si svolgono in quota” – ha spiegato l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Vinti – “anche quelle dei cittadini quando si espongono a un’altezza superiore ai due metri. Il 67 per cento degli incidenti riguardano il settore delle costruzioni e il 10 per cento l’agricoltura, ma soprattutto il 26 per cento dei casi sono dovuti a sfondamenti della copertura causati da assenza di protezioni e percorsi predefiniti, mentre nel 15 per cento dei casi le cause sono cadute da ponteggi o impalcature fisse”.

Entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento, la giunta regionale adotterà un regolamento contenente tutte le prescrizioni e le indicazioni tecniche. I Comuni dovranno quindi adattare le proprie disposizioni normative entro 12 mesi dalla pubblicazione delle norme regolamentari sul Bollettino ufficiale della Regione.

La giunta inoltre, adempiendo alla clausola valutativa, sarà tenuta a relazionare al consiglio regionale sui dati tecnici, sulle attività eseguite e sulle modalità adottate in materia di formazione e prevenzione.

set 04 2013

ARCHITETTI – Aggiornamento professionale continuo: corsi, contenuti e crediti

Il 1° gennaio 2014 entrerà in vigore l’articolo 7 della recente Riforma degli Ordinamenti Professionali che riguarda la formazione continua degli Architetti e di tutti i professionisti iscritti agli Ordini.

 Indipendentemente dalla obbligatorietà della norma, pensiamo che avere a disposizione numerose occasioni di formazione possa costituire una grande opportunità di qualificazione professionale in un mercato del lavoro sempre più competitivo e globale. Questo articolo di Legge, peraltro, allinea gli Architetti a molti altri professionisti italiani che da oltre un decennio hanno l’obbligo dell’aggiornamento continuo e alla quasi totalità dei professionisti europei.

L’Ordine di Milano sta operando per mettere i propri iscritti in condizione di raggiungere i crediti obbligatori (60 nel primo triennio e 90 in quelli successivi) seguendo corsi on line con l’obiettivo di erogarli a costi estremamente contenuti.

Gli iscritti potranno scegliere liberamente in relazione alle proprie esigenze professionali le attività da svolgere, pur nel rispetto delle modalità e dei criteri descritti nel Regolamento approvato dal Ministero e di prossima pubblicazione, e nelle Linee guida approvate dal C.N.A.P.P.C., delle quali vi invitiamo a prendere visione.

 L’art 9, comma 4, del Regolamento dà facoltà agli Ordini di effettuare a partire dal 1° luglio 2013, “attività formative sperimentali su base volontaria”, per le quali “verranno riconosciuti crediti formativi professionali utili al monte crediti del 2014”.

Il Consiglio della Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti P.P.C. ha ritenuto opportuno testare le possibilità di aggiornamento on line offerte dalla piattaforma web XClima.

A questo proposito sono stati organizzati 3 + 2 corsi on line (webinar) tra settembre e ottobre secondo il programma allegato, ai quali l’Ordine di Milano affiancherà dal mese di novembre altre attività formative in aula, convegni, conferenze, itinerari, ecc

 A ogni webinar sperimentale potranno accedere non più di 500 utenti. Di conseguenza Consulta ha ripartito gli accessi all’aula virtuale in proporzione al numero degli iscritti di ciascun Ordine.

In considerazione del fatto che il nostro Ordine è il maggiore della Lombardia, Consulta ha organizzato un webinar riservato che si svolgerà in un orario differente rispetto a quello degli altri 10 Ordini, assegnandoci un totale di accessi all’aula virtuale pari a 480.

 Per partecipare alla sperimentazione on line, sarà necessario seguire le istruzioni dell’allegata comunicazione.

 Tutti quelli che ne faranno richiesta verranno abilitati al canale da parte dell’Ordine.

Sarà poi il sistema XClima ad associare al nominativo (secondo l’ordine di arrivo della richiesta di abilitazione al canale) la possibilità di accedere all’aula virtuale in base ai posti assegnati a ciascun Ordine lombardo.

ago 20 2013

Ristrutturazioni e risparmio,online guide detrazioni fiscali

Ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico: le guide alle agevolazioni fiscali per queste tipologie di spesa sono disponibili online, sul sito dell’Agenzia delle entrate. I lavori di ristrutturazione edilizia possono fruire della detrazione d’imposta Irpef del 36%. Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2013 (Dl 63/2013), la detrazione Irpef sale al 50% e viene calcolata su un limite di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare.

La detrazione Irpef riguarda le spese sostenute per gli interventi di manutenzione straordinaria, le opere di restauro e risanamento conservativo, oltre ai lavori di ristrutturazione edilizia per i singoli appartamenti e per gli immobili condominiali. I dettagli.

Spetta invece una detrazione del 65% sulle spese sostenute dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013, per le opere di riqualificazione energetica di edifici già esistenti. Le spese sostenute prima fruivano della detrazione del 55%. A partire dal primo gennaio 2014 la detrazione sarà poi del 36%, ovvero quella ordinariamente prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia. Per gli interventi relativi alle parti comuni degli edifici condominiali, o per quelli che riguardano tutte le unità immobiliari di cui si compone il singolo condominio, la detrazione del 65% è invece prorogata al 30 giugno 2014 La detrazione spetta per le spese sostenute e rimaste a carico del contribuente. Riguarda in particolare interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati in un’apposita tabella; interventi su edifici esistenti riguardanti strutture opache verticali, coperture e pavimenti, finestre comprensive di infissi, fino a un valore massimo della detrazione di 60.000 euro; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura di altri fabbisogni; interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione.  I particolari

ago 19 2013

Riforma del catasto, ecco l’appello di Assoedilizia

Per esigenze di equità fiscale occorre eliminare ai fini Imu tutti i coefficienti moltiplicatori per le rendite catastali recentemente rivedute o attribuite.

E’ questo l’appello di Assoedilizia rilasciato tramite il presidente dell’associazione, Achille Colombo Clerici, nel corso di un’intervista a Italia Oggi del 17 agosto 2013.

“Mentre si continua a parlare di Imu che è un’imposta comunale (computata sulla base di rendite catastali rivalutate mediante appositi moltiplicatori), la revisione catastale interesserà anche i valori impositivi ai fini di tutta una serie di imposte erariali (registro – successione – donazioni – congruità dell’Irpef – Irpef fondiaria); e in questo caso, figuriamoci cosa succederà per la verifica di invarianza (a livello comunale o nazionale?), con tutti i problemi di evasione fiscale presenti in Italia”, dichiara Clerici nell’intervista.

“Ma, anche a livello comunale (per quanto riguarda l’Imu) tale verifica sarà compiuta al netto o al lordo del recupero dell’evasione fiscale – domanda – ? Se vien fatta “al netto” sono avvantaggiati i contribuenti regolari che si trovano in comuni con un alto tasso di evasione fiscale. Se vien fatta “al lordo” saranno questi comuni ad esser danneggiati”.

“La verità è che, fin tanto che non si parlerà di invarianza del prelievo a carico del contribuente regolare e non di invarianza del gettito fiscale (perché in questo caso c’è di mezzo la questione della media di trilussiana memoria), si continuerà a cercare di far quadrare un cerchio: e nessun contribuente onesto potrà star sicuro di non esser stangato”, prosegue.

“Potrebbe verificarsi, nel corso dell’attuazione della riforma, una provvisoria coesistenza e sovrapposizione di 
rendite nuove con rendite vecchie, con conseguenza sfasatura temporale nella rimodulazione delle aliquote: con esiti nefasti per molti contribuenti”, rivela il presidente di Assoedilizia.

“E’ già avvenuto. Ne vogliamo una prova ? In Italia ci sono milioni di immobili per i quali l’Agenzia del Territorio, in collaborazione con i Comuni, ha proceduto in tempi recentissimi alla revisione o alla nuova attribuzione delle rendite catastali attualizzando le classificazioni ed i valori con riferimento a quelli di mercato. Sono tutte le unità immobiliari oggetto di interventi edilizi che hanno comportato una denuncia di variazione catastale ( legge 311/20004 art. 1 comma 336 ), nonchè tutte le unità interessate dalle revisioni generali per microzone varate, in forza della “n. 311/2004, finanziaria 2005, art. 1 comma 335″, in 17 citta’ italiane ( tra cui Milano ) e tutti gli immobili con rendite attribuite ex novo”, elenca.

“Il governo Monti aveva introdotto in via provvisoria, ai fini Imu, alcuni coefficienti moltiplicatori delle rendite ( ad esempio del 60 % per gli immobili residenziali ) per elevare a valori più congrui le basi imponibili relative alle vecchie rendite mai aggiornate, pensiamo a quelle attribuite negli anni dell’immediato secondo Dopoguerra”.

“Questi moltiplicatori generali, introdotti in via provvisoria, ma che si avviano a diventare definitivi, si applicano ovviamente (perché nessuno si è ricordato o si è voluto ricordare del problema) anche a tutte rendite di recente attribuzione cui si è fatto cenno sopra, procurando in alcuni casi l’effetto perverso di far pagare l’imposta addirittura su valori superiori a quelli di mercato – spiega Clerici -. Abbiamo sollevato la questione: nessun esito. Altro che invarianza: abbiamo l’iniquità del “chi ha avuto ha avuto”.

“Assoedilizia fa un appello affinchè, per coerenza, ed al fine di parificare tutti i contribuenti – in questa fase di revisione che si preannuncia transitoria – eliminando storture e sperequazioni, si aboliscano immediatamente i coefficienti moltiplicatori previsti ai fini Imu, in tutti i casi di rendite catastali recentemente rivedute, aggiornate o comunque attribuite”, conclude.

fonte Assoedilizia

ago 06 2013

Interventi antisismici: come calcolare la detrazione

La conversione in legge del Decreto Ecobonus (Dl 63/2013) prevede detrazioni d’imposta per interventi antisismici su prime case o edifici d’impresa fino al 31 dicembre 2013, pari al 50% o 65% dei costi a seconda della situazione in cui verte l’immobile oggetto di ristrutturazione. Nella versione approvata alla Camera (scarica il testo), l’incentivo spetta nella misura del 65% in zona sismica 1 e 2 (alta pericolosità) e del 50% in zona 3 e 4 (media pericolosità), in tutti i casi fino ad un importo massimo di 96mila euro, compresi i costi di redazione e rilascio della documentazione che attesti la sicurezza del patrimonio edilizio. =>Scopri gli Ecobonus per interventi antisismici. CONTINUA

ago 05 2013

POLIZZA PROFESSIONISTI IL 15 AGOSTO 2013 SCADE L’OBBLIGO DI STIPULA

Conto alla rovescia per i professionisti a caccia della polizza giusta. Scatta infatti il 15 agosto l’obbligo per gli iscritti agli Albi (ma la scadenza non vale per gli avvocati e, in base al Dl del fare, per i medici) di assicurarsi per i danni causati ai clienti nell’esercizio dell’attività. Tra gli elementi da valutare per scegliere la polizza ci sono i massimali, la decorrenza e l’estensione delle coperture. Attenzione al prezzo, che spesso non corrisponde alle garanzie offerte.

ago 04 2013

Norme Tecniche per le Costruzioni 2008, è iniziata la revisione

Sono state presentate ufficialmente lo scorso 26 luglio al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, riunito in seduta straordinaria, le modifiche alle Norme Tecniche per le Costruzioni, NTC 2008 (DM 14 gennaio 2008). Sono stati illustrati i nuovi capitoli da 1 a 7, rinviando ad altra seduta quelli successivi. LEGGI

ago 04 2013

DETERMINAZIONI DELL’Aurorita’ – Corsi di formazione: le Fondazioni degli Ordini devono rispettare il Codice dei contratti-

Le fondazioni degli Ordini professionali sono organismi di diritto pubblico: per l’affidamento di corsi di formazione a privati devono rispettare le procedure del Codice dei contratti.

A chiarirlo è l’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici con una recente determinazione. Sotto la lente dell’Authority, vi è l’operato della Fondazione per la Formazione Forense, organo dell’Ordine degli Avvocati di Firenze che, reiteratamente e in via diretta, ha delegato l’attività formativa ad una società privata. In 6 anni e senza alcuna gara, la Fondazione ha affidato corsi alla stessa società per un importo complessivo di 740 mila euro. VAI ALLA FONTE

lug 31 2013

OGGI 31 luglio 2013 SCADONO I PAGAMENTI PREVIDENZIALI PER I PROFESSIONISTI

lug 30 2013

Prevenzione del rischio sismico: fondo ripartito tra le Regioni

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 160 del 10 luglio 2013 il decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile del 15 aprile 2013, che ripartisce tra le Regioni i finanziamenti per gli interventi di prevenzione del rischio sismico previsti dall’art.11 della legge n. 77 del 24 giugno 2009, relativamente all’annualità 2012.

 Il Piano nazionale per la prevenzione del rischio sismico, avviato dopo il terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009, prevede lo stanziamento di 965 milioni di euro in 7 anni, per realizzare interventi finalizzati alla mitigazione del rischio sismico sull’intero territorio nazionale. I fondi per l’annualità 2012 ammontano a 195,6 milioni di euro, ripartiti sulla base dell’indice medio di rischio sismico, privilegiando le aree a maggiore pericolosità. I contributi possono essere utilizzati solo nei Comuni nei quali l’accelerazione massima al suolo “ag” sia pari o superiore a 0.125g.

Con un successivo decreto del Capo Dipartimento saranno ripartiti i fondi per altri interventi urgenti e indifferibili per la mitigazione del rischio simico. Le Regioni individuano la somma da destinare ai contributi per gli interventi sugli edifici privati, da un minimo del 20% fino a un massimo del 40% del finanziamento ad esse assegnato e lo comunicano al Dipartimento della Protezione Civile entro 45 giorni dalla data di pubblicazione di questo decreto in Gazzetta Ufficiale.

Il monitoraggio degli interventi finanziati viene svolto con procedure informatizzate che prevedono i seguenti passi:

 – le Regioni trasmettono alla Commissione tecnica per gli studi di microzonazione sismica gli atti relativi alla realizzazione degli studi di microzonazione sismica e delle analisi della Condizione Limite per l’Emergenza (obbligatorie);

- i Comuni interessati trasmettono alle Regioni le proposte di priorità di edifici pubblici strategici che ricadono nel loro territorio con l’attestazione dell’assenza di impedimenti e la descrizione delle caratteristiche dell’immobile presenti nelle schede di verifica sismica, in particolare, l’indice di rischio sismico;

 – i Comuni interessati trasmettono alle Regioni le proposte di priorità di edifici privati che ricadono nel loro territorio con la descrizione delle caratteristiche previste nel modello di richiesta di contributo (allegato 4 ordinanza 20 febbraio 2013, n. 52), con calcolo automatico del punteggio e del contributo massimo concedibile;

- le Regioni trasmettono al Dipartimento i resoconti annuali delle attività secondo i modelli riportati nel decreto;

 – attraverso uno strumento informatico di supporto, gli indici di rischio sismico che derivano dalle verifiche sismiche svolte vengono trasformati in indici di rischio coerenti con quelli che derivano dalle verifiche sismiche svolte in base alle Norme Tecniche per le Costruzioni emanate con decreto ministeriale del 14 gennaio 2008.

lug 27 2013

Codice degli appalti: Alcune domande

Il Codice degli appalti prescrive il possesso di particolari requisiti di partecipazione di natura economica e tecnica, negli appalti di forniture o servizi pubblici?

Che cos’è l’”avvalimento”?

Quali garanzie sono richieste per partecipare ad una gara?

Quali sono i criteri di valutazione delle offerte?

LEGGI LE RISPOSTE

lug 20 2013

Rumore: manuale Inail per la riduzione

Il manuale INAIL per la riduzione del rumore nei luoghi di lavoro, approvato dalla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, costituisce lo stato dell’arte italiano in materia di controllo del rumore tramite gli interventi di prevenzione tecnica primari e secondari e, in sinergia alla recente Norma UNI/TR 11347, costituisce un sopporto metodologico e operativo per gli adempimenti previsti dal capo II del Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 volti all’eliminazione o la riduzione al minimo del rischio rumore sulla base dell’attuale stato dell’arte della tecnologia.

lug 16 2013

http://www.greenme.it/abitare/risparmio-energetico/10895-impianti-termici-nuove-regole-termosifoni-climatizzatori

Impianti termici, in vigore dal 12 luglio scorso le nuove regole per climatizzatori e termosifoni. Il D.P.R. 74/2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.149 del 27 giugno 2013 in attuazione di quanto stabilito dal d.lgs. 192/2005, ha introdotto delle novità nel settore degli impianti termici. Ecco cosa cambia.

In Gazzetta è apparso come: Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari. Di che si tratta? CONTINUA

lug 16 2013

Inarcassa insostenibile, parte la protesta di Architetti e Ingegneri

Il lavoro che scarseggia, i clienti che non pagano, nessun riferimento tariffario a tutela del proprio lavoro, i noti problemi con i lavori pubblici, i continui cambiamenti normativi che obbligano ad un aggiornamento continuo e dispendioso, la crisi.

Sono solo alcuni dei problemi che soverchiano una platea di professionisti costituita da 150.000 architetti e 220.000 ingegneri che nel 2013 si troveranno a dover fronteggiare anche l’aumento del contributo Inarcassa che rischia seriamente di portare alla chiusura delle partite iva delle fasce più deboli.

 

Dall’1 gennaio 2013 è entrata in vigore la nuova Riforma Previdenziale per Architetti e Ingegneri che segna il passaggio al metodo contributivo che prevede:

un contributo soggettivo obbligatorio calcolato applicando una sola aliquota fino a concorrenza del massimale contributivo. In particolare l’aliquota ordinaria è passata dal 13,5% al 14,5% con un contributo minimo aumentato da € 1.645,00 a € 2.250,00 (aumento del 36,8% circa);

un contributo integrativo che tutti gli iscritti all’Albo degli Ingegneri o all’Albo degli Architetti P.P.C. devono applicare una maggiorazione percentuale del 4% su tutti i corrispettivi rientranti nel volume annuale d’affari professionale ai fini dell’I.V.A., e versarne ad INARCASSA l’ammontare indipendentemente dall’effettivo pagamento da parte del debitore. La maggiorazione è ripetibile nei confronti di quest’ultimo. Con la riforma il contributo minimo è aumentato da € 375,00 a € 660,00 (aumento del 76!).

 

In pratica anche un piccolo professionista o un giovane appena entrato nel mondo del lavoro, dovranno versare ogni anno ad Inarcassa un contributo minimo di € 2.910,00 (pari a € 242,50 al mese).

 

E’ così partita dal mondo delle professioni una protesta contro un aumento ritenuto assolutamente controcorrente oltre che dannoso, che costringerà più di un professionista a prendere in seria considerazione l’ipotesi di chiudere o preferire il lavoro subordinato alla libera attività intellettuale.

 

La parte “istituzionale” e “politica” delle professioni costituita dai Consigli Nazionali di Architetti e Ingegneri ha inviato una lettera al Presidente di Inarcassa Arch. Paola Muratorio in cui hanno pregato di capire il momento di grave sofferenza dei propri iscritti ed in generale quello del Paese, chiedendo di intraprendere delle iniziative “atte a ridurre, sia pur temporaneamente, gli oneri a carico degli iscritti, tra cui un temporaneo congelamento dell’aumento dei contributi minimi.”

 

Da segnalare la nota inviata dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Messina che, dopo aver mostrato l’insostenibilità dei contributi Inarcassa, ha formulato una proposta che verrebbe incontro alle impellenti esigenze degli iscritti. In particolare:

abolizione del contributo minimo perché con l’avvento del sistema contributivo sarebbe corretto prevedere il versamento di una aliquota rapportata a ciò che realmente si guadagna;

sospensione del versamento dei contributi previdenziali per 24 mesi;

regolarizzazione automatica dei contributi non pagati negli anni trascorsi, attraverso la rateizzazione in 10 anni dell’importo dovuto;

regolarizzazione dei contributi attraverso la volontaria cessione del credito;

allungamento dei termini di pagamento con interessi da applicare con un tasso non superiore a quello legale o a quello del rendimento obiettivo medio di Inarcassa ovvero a quello di capitalizzazione dei contributi.

 

Segnaliamo, inoltre, la protesta degli Ordini degli Architetti e Ingegneri di Lecce che si sono schierati al fianco di un gruppo di professionisti salentini capeggiati dagli architetti Claudio Marasco e Valeria Solazzo che hanno fatto partire una petizione che ha già raggiunto oltre 1.800 firme contro l’aumento dei contributi Inarcassa (firma la petizine on line). In tal senso il Presidente degli Ingegneri di Lecce Daniele De Fabrizio ha definito tali aumenti vergognosi e inaccettabili mentre il l’Ordine degli Architetti di Lecce ha proposto una sospensione per 24 mesi del versamento dei contributi. Sull’argomento è stato organizzato un incontro che si terrà il 24 maggio 2013 alle 16.30 presso la sede dell’Ordine degli Architetti di Lecce per discutere sui possibili rimedi e proposte.

 

Per ultimo segnaliamo la delibera Inarcassa del 15 maggio 2013 con cui è stato deciso:

di differire la scadenza della prima rata dei minimi 2013 dal 30/06 al 31/07/2013;

di concedere agli ingegneri ed architetti iscritti, che non beneficino di riduzioni e/o frazionamenti dei contributi minimi e che ritengono di conseguire nell’anno 2013 un reddito pari od inferiore a €. 15.000,00, di poter versare, alle scadenze del 31/7 e del 30/09/2013, unitamente al contributo di maternità previsto per il 2013, quale acconto sui contributi minimi, gli stessi importi dei contributi minimi dell’anno 2012. Il versamento della differenza dovuta – pari ad € 890,00 – viene differito alla data del 31/10/2016 con l’applicazione di un interesse dilatorio nella misura del 3% fisso annuo. Coloro che intendono fruire di detta agevolazione devono presentare domanda entro e non oltre il 30/06/2013;

agli iscritti che si fossero avvalsi di tale agevolazione, nel caso in cui all’atto della presentazione della dichiarazione per l’anno 2013, il valore del reddito 2013 risultasse tale da comportare il pagamento di un conguaglio a saldo, l’importo dilazionato dei contributi minimi 2013 dovrà essere corrisposto unitamente al saldo entro il termine ordinario. In tal caso sull’importo di € 890,00 sarà applicato l’interesse del 4,5% fisso annuo;

agli iscritti che, dopo essersi avvalsi di tale agevolazione, non rispettino anche solo una delle scadenze previste, l’agevolazione decadrà e saranno conseguentemente posti in riscossione gli importi dovuti per il 2013, maggiorati delle sanzioni e degli interessi previsti dalle norme vigenti in caso di inadempienza.

Lo stanziamento complessivo del monte contributi rateizzabile per il 2013, unito a quello oggetto di rateazione delle annualità 2011, 2012 e 2013, ammonta ad € 150.000.000,00 e l’agevolazione di cui sopra è applicabile comunque entro il termine del 31/12/2013.

 

Con la delibera si è, infine, deciso, fermo restando i piani di rateazione già concessi e tuttora validi, nonché la valenza degli istituti di concessione dei piani di rateazione in essere, di concedere agli ingegneri ed architetti iscritti una rateazione straordinaria applicabile agli importi relativi alle annualità 2011, 2012 e 2013, secondo le seguenti modalità:

l’istanza deve essere presentata entro e non oltre il 30/06/2013;

il debito complessivo rateizzabile deve essere di importo superiore ad € 2.000 e inferiore ad € 40.000;

la durata massima del piano di rateazione è fissata in trentasei mesi con rate quadrimestrali posticipate di pari importo ed applicazione dell’interesse annuo del 4,5% fermo restando che il saldo dell’onere complessivo della rateazione deve avvenire entro la data di decorrenza del trattamento pensionistico;

agli iscritti che, dopo essersi avvalsi di tale agevolazione, non rispettino anche solo una delle scadenze previste, l’agevolazione decadrà e saranno conseguentemente posti in riscossione gli importi dovuti per le annualità rateizzate, maggiorati delle sanzioni e degli interessi previsti dalle norme vigenti in caso di inadempienza.

Possono essere ripresentate istanze non accolte per incapienza del limite di rateazione o per inapplicabilità delle annualità interessate. La rateazione non è cumulabile con la dilazione del pagamento dei minimi 2013 prevista dalla deliberazione n. 19964/13 del 15 maggio 2013.

 

Ilenia Cicirello

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