mag 25 2016

Disoccupati ma laureati? La regione Umbria stanzia 500 mila euro

Disoccupati ma laureati? La regione Umbria stanzia 500mila euro per le assunzioni
„Il progetto, come rende noto l’Amministrazione, prende il nome di “W.e.l.l. 30″ ed è rivolto a chi ha compiuto il 30esimo anno di età“.

Disoccupati ma laureati? La regione Umbria stanzia 500mila euro per le assunzioni
„Cinquecentomila euro. È questa la cifra che la Regione Umbria ha accontonato per finanziare l’assunzione di laureati che, a causa di della crisi economica, stanziano ancora nel “girone infernale” dei disoccupati. Il progetto, come rende noto l’Amministrazione, prende il nome di “W.e.l.l. 30” ed è rivolto a chi ha compiuto il 30esimo anno di età.“ Continua

mag 24 2016

Cambiano le norme per l’accesso alla professione dei Periti Industriali

Per chi vorrà conseguire il titolo professionale di perito industriale non basterà più avere lo specifico diploma degli istituti tecnici, ma occorrerà essere in possesso di specifici diplomi di laurea. Per arrivare a regime previsto un periodo transitorio di 5 anni.

Le nuove disposizioni di modifica all’ordinamento professionale dei periti industriali sono contenute nella legge di conversione del D.L. 29/03/2016, n. 42, recante “Disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca”, approvata dal Senato e ora in discussione alla Camera. Continua

mag 21 2016

DURC, richiesta e rilascio Un video di PMI pubblicato il 19/5/2016

Vedi

mag 20 2016

Facilitato l’accesso ai Fondi Ue

I Fondi Ue non avranno più segreti per i liberi professionisti italiani. Prende forma, infatti, lo sportello informativo riservato agli iscritti agli Ordini aderenti al Comitato unitario delle professioni, il cui arrivo era stato anticipato dalla presidente del Cup Marina Calderone all’inizio dell’anno. Il via alla misura, dedicata ai lavoratori autonomi che vorranno attingere ai fondi strutturali concessi dall’Ue ai liberi professionisti, è stato annunciato dalla stessa presidente a Torino, nel corso della Conferenza regionale consulenti del lavoro Piemonte e Valle d’Aosta. «Lo sportello telematico, predisposto dal Comitato in collaborazione con il portale www.finanziamentinews.it», si legge nella nota diffusa ieri dal Cup, «nasce per rispondere alla norma contenuta nella legge di Stabilità 2016, che ha esteso gli incentivi a favore delle pmi anche ai liberi professionisti». Continua

mag 20 2016

Fondi europei: la Regione punta su riqualificazione energetica e innovazione

iqualificazione energetica per le imprese, coinvolgimento delle Piccole imprese nei processi innovativi, approvazione dei progetti per la qualificazione dei beni culturali e ambientali.

Sono queste alcune delle prossime azioni che saranno attuate nel secondo semestre 2016 dalla Regione attraverso il Programma operativo regionale Fesr 2014-2020, presentate questa mattina nel Tecnopolo di Reggio Emilia (ex Officine Meccaniche Reggiane) in occasione della riunione del Comitato di Sorveglianza sui fondi Ue. Continua

mag 19 2016

Nuovo Codice dei contratti: dalla pretesa semplificazione al caos (e siamo solo al primo atto della commedia)

Popolo di operatori nel mondo degli appalti pubblici, reagisci! Avv.Vittorio Miniero – toto@appaltiamo.it

 

Stiamo assistendo in questi giorni a qualche cosa che non si era mai visto prima nel mondo degli appalti pubblici.

Premetto che questo intervento non vuole essere in nessun modo avverso ad alcuna parte politica. Sia il centro sinistra che il centro destra, quando sono stati rispettivamente al Governo, hanno combinato grossi guai nel nostro povero, ma importantissimo ambito.

Il mio intervento è legato alla passione ed amore che ho per quanti conosco lavorare da anni in questo settore ed alla frustrazione che sento dentro in questi giorni per ciò che sta per avvenire.

Dal 18 aprile 2014 la vigenza della Direttiva Comunitaria 2014/24 impone al nostro Paese il recepimento entro la scadenza del 18 aprile 2016.

La procedura normativa di recepimento si è avviata tempestivamente, ma ad andatura troppo lenta per arrivare in tempo.

Solo il 3 marzo scorso il Governo è riuscito ad approvare una prima bozza del nuovo Codice degli Appalti e tra pareri e firma del Capo dello Stato siamo arrivati alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale solo il 19 aprile 2016. Il decreto prevede la vigenza decorrente dal giorno stesso della pubblicazione. Ecco ritengo questo modo di fare vigliacco ed oltraggioso.

Il legislatore ha avuto due anni per recepire le nuove direttive comunitarie e non ha offerto nessun periodo di vacatio legis agli operatori del diritto degli appalti pubblici per studiare i 220 articoli pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Non mi pare un comportamento corretto. La vigenza del nuovo Codice abroga le disposizioni previgenti (è integralmente abrogato il D.Lgs 163/2006) e comporta la vigenza di 220 articoli nuovi in materia di appalti.

E questa vigenza, per volontà del nostro legislatore, è immediata, senza che venga lasciato a chi deve applicare queste norme alcun periodo per studiarle, elaborarle e comprenderle. 2 Difficile non lasciarsi andare ad epiteti poco degni della nostra professionalità.

La settimana scorsa, durante un convegno, ho ascoltato l’intervento di un Senatore della Repubblica che magnificava l’operato del nostro legislatore, specificando che il nuovo Codice diverrà strumento importante nella lotta contro la corruzione.

Ecco, voglio ricordare a tutti che la “Corruption” di cui di parla Trasparency da anni non è solo legata alle mazzette ed agli inciuci, ma anche alla scarsa qualità normativa del legislatore. La certezza del diritto è uno strumento fondamentale per operare nel modo migliore.

Un Paese che alla data di scadenza del termine per recepire una direttiva importante come quella degli appalti pubblici non sa ancora quando avverrà il recepimento è un paese corrotto e non per colpa dei funzionari pubblici.

Un Paese che alla data di scadenza del termine di recepimento pubblica un codice degli appalti con vigenza il giorno stesso, manda allo sbando gli operatori, rendendo terreno fertile alla corruzione. Un Paese che crea costante disordine legislativo (ricordo, ad esempio, che noi abbiamo un codice antimafia e norme che disciplinano l’antimafia al di fuori del codice medesimo) è un paese che crea corruzione e non per responsabilità di coloro che operano nel mondo degli appalti pubblici.

Sono stufo di sentire il nostro legislatore attaccare chi opera negli appalti pubblici come fosse l’unico responsabile della situazione attuale italiana: il legislatore è il primo responsabile assoluto di questa situazione e ciò che sta avvenendo in Italia per recepire la direttiva comunitaria 2014/24 ne è testimonianza esplicita.

Occorre che il legislatore si faccia un serio esame di coscienza e comprenda una cosa importante: non è la data di vigenza di una norma che rende il settore stabile, ma la data di comprensione e corretta applicazione della stessa.

Ed allora sarebbe stato molto meglio che il legislatore si fosse preso un lasso temporale maggiore per rendere migliore il testo del Codice (che ha subito numerosissime critiche e richieste di modifiche dal parere del Consiglio di Stato), piuttosto che, rispettando in extremis il termine per il recepimento, darci un testo sconosciuto da applicare, non si sa bene come, immediatamente e che certamente conterrà numerose 3 imperfezioni che daranno vita agli usuali innumerevoli interventi novativi sul testo approvato.

mag 19 2016

Nuovo Codice dei contratti: dalla pretesa semplificazione al caos (e siamo solo al primo atto della commedia)

Popolo di operatori nel mondo degli appalti pubblici, reagisci! Avv.Vittorio Miniero – toto@appaltiamo.it

Stiamo assistendo in questi giorni a qualche cosa che non si era mai visto prima nel mondo degli appalti pubblici.

Premetto che questo intervento non vuole essere in nessun modo avverso ad alcuna parte politica. Sia il centro sinistra che il centro destra, quando sono stati rispettivamente al Governo, hanno combinato grossi guai nel nostro povero, ma importantissimo ambito.

Il mio intervento è legato alla passione ed amore che ho per quanti conosco lavorare da anni in questo settore ed alla frustrazione che sento dentro in questi giorni per ciò che sta per avvenire.

Dal 18 aprile 2014 la vigenza della Direttiva Comunitaria 2014/24 impone al nostro Paese il recepimento entro la scadenza del 18 aprile 2016.

La procedura normativa di recepimento si è avviata tempestivamente, ma ad andatura troppo lenta per arrivare in tempo.

Solo il 3 marzo scorso il Governo è riuscito ad approvare una prima bozza del nuovo Codice degli Appalti e tra pareri e firma del Capo dello Stato siamo arrivati alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale solo il 19 aprile 2016. Il decreto prevede la vigenza decorrente dal giorno stesso della pubblicazione. Ecco ritengo questo modo di fare vigliacco ed oltraggioso.

Il legislatore ha avuto due anni per recepire le nuove direttive comunitarie e non ha offerto nessun periodo di vacatio legis agli operatori del diritto degli appalti pubblici per studiare i 220 articoli pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Non mi pare un comportamento corretto. La vigenza del nuovo Codice abroga le disposizioni previgenti (è integralmente abrogato il D.Lgs 163/2006) e comporta la vigenza di 220 articoli nuovi in materia di appalti.

E questa vigenza, per volontà del nostro legislatore, è immediata, senza che venga lasciato a chi deve applicare queste norme alcun periodo per studiarle, elaborarle e comprenderle. 2 Difficile non lasciarsi andare ad epiteti poco degni della nostra professionalità.

La settimana scorsa, durante un convegno, ho ascoltato l’intervento di un Senatore della Repubblica che magnificava l’operato del nostro legislatore, specificando che il nuovo Codice diverrà strumento importante nella lotta contro la corruzione.

Ecco, voglio ricordare a tutti che la “Corruption” di cui di parla Trasparency da anni non è solo legata alle mazzette ed agli inciuci, ma anche alla scarsa qualità normativa del legislatore. La certezza del diritto è uno strumento fondamentale per operare nel modo migliore.

Un Paese che alla data di scadenza del termine per recepire una direttiva importante come quella degli appalti pubblici non sa ancora quando avverrà il recepimento è un paese corrotto e non per colpa dei funzionari pubblici.

Un Paese che alla data di scadenza del termine di recepimento pubblica un codice degli appalti con vigenza il giorno stesso, manda allo sbando gli operatori, rendendo terreno fertile alla corruzione. Un Paese che crea costante disordine legislativo (ricordo, ad esempio, che noi abbiamo un codice antimafia e norme che disciplinano l’antimafia al di fuori del codice medesimo) è un paese che crea corruzione e non per responsabilità di coloro che operano nel mondo degli appalti pubblici.

Sono stufo di sentire il nostro legislatore attaccare chi opera negli appalti pubblici come fosse l’unico responsabile della situazione attuale italiana: il legislatore è il primo responsabile assoluto di questa situazione e ciò che sta avvenendo in Italia per recepire la direttiva comunitaria 2014/24 ne è testimonianza esplicita.

Occorre che il legislatore si faccia un serio esame di coscienza e comprenda una cosa importante: non è la data di vigenza di una norma che rende il settore stabile, ma la data di comprensione e corretta applicazione della stessa.

Ed allora sarebbe stato molto meglio che il legislatore si fosse preso un lasso temporale maggiore per rendere migliore il testo del Codice (che ha subito numerosissime critiche e richieste di modifiche dal parere del Consiglio di Stato), piuttosto che, rispettando in extremis il termine per il recepimento, darci un testo sconosciuto da applicare, non si sa bene come, immediatamente e che certamente conterrà numerose 3 imperfezioni che daranno vita agli usuali innumerevoli interventi novativi sul testo approvato.

mag 19 2016

Professioni. Annarita Fioroni interviene al meeting di Bruxelles

“Tra i nostri obiettivi c’è quello di dare spazio a tutte le professioni, tradizionali e nuove professioni, puntando sulle competenze e sulla qualificazione professionale come fattore competitivo. A questo proposito è necessario che si chiarisca a tutti i livelli il concetto di libera professione estendendolo a tutti i casi in cui c’è esercizio di prestazione autonoma con prevalenza o apporto di lavoro intellettuale. Non solo le professioni regolamentate hanno queste caratteristiche. Esistono molte professioni che, pur non essendo regolamentate sono caratterizzate da percorsi di alta qualificazione. Per esse la trasparenza e la riconoscibilità delle competenze e dei percorsi formativi diventano elementi essenziali a garanzia dell’utenza”,. Continua

mag 19 2016

Nuova serie di interpelli sulla sicurezza sul lavoro, i sei quesiti

icurezza sul lavoro. Pubblicata dal Ministero del Lavoro una nuova serie di interpelli, datata 12 maggio 2016.

Sei i quesiti affrontati. Sono:

Gestione dell’amianto negli edifici con riferimento alla legge n. 257/1992 e al DM 06/09/1994;
Valutazione dei rischi da agenti chimici presenti sul luogo di lavoro ubicati all’interno di siti contaminati;
Obbligo della sorveglianza sanitaria nell’ipotesi di distacco del lavoratore;
Attuazione degli obblighi previsti dall’art. 100, comma 6-bis, del d.lgs. n. 81/2008;
Riposo giornaliero minimo da garantire al personale mobile e relativa valutazione dei rischi;
Applicazione del d.lgs. n. 81/2008 agli studi associati degli infermieri. COLLEGATI PER APPROFONDIRE

mag 19 2016

Nuove UNI sugli apparecchi non elettrici per atmosfere esplosive

Dopo la pubblicazione della UNI CEI EN ISO/IEC 80079-20-2:2016 sulle Atmosfere esplosive e le “Caratteristiche dei materiali – Metodi di prova per polveri combustibili” -in vigore dal 12 maggio 2016- UNI ricorda anche la pubblicazione della UNI CEI EN ISO/IEC 80079 parte 37 relativa a “Apparecchi non elettrici destinati alle atmosfere esplosive” e della UNI CEI EN ISO 80079:2016 parte 36 che sempre per gli Apparecchi non elettrici destinati alle atmosfere esplosive stabilisce “Metodo e requisiti di base” di apparecchi Ex, Componenti Ex, sistemi di protezione, dispositivi non elettrici ed assemblaggi di questi prodotti che hanno sorgenti potenziali di accensione proprie e che sono destinati ad essere utilizzati in atmosfere esplosive. Continua

mag 19 2016

Esplosivi e attrezzature a pressione fra i decreti approvati dal Governoo

ell’ultimo Consiglio dei Ministri di ieri 16 maggio, il Governo ha approvato in esame definitivo, diversidecreti di armonizzazione della legislazione nazionale con quella comunitaria, in materia di esplosivi, attrezzature a pressione, apparecchiature e compatibilità elettromagnetica, e di utilizzo in atmosfere non esplosive e, infine strumenti di misura. Di seguito l’elenco dei decreti di particolare interesse per il settore antincendio e l’elenco completo dei decreti approvati. Continua

mag 19 2016

L’Umbria sostiene la mobilità elettrica e stanzia 360mila euro per le colonnine

La Regione ha approvato lo schema per manifestazione d’interesse per la presentazione delle proposte progettuali per lo sviluppo delle reti infrastrutturali.

La Giunta regionale Umbra informa che è stato approvato, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente, Fernanda Cecchini, lo schema della manifestazione di interesse per la presentazione di proposte progettuali finalizzate allo sviluppo delle reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica finanziati con risorse di 360 mila euro. Continua

mag 18 2016

Occasioni di lavoro, ecco tutti i concorsi in Umbria e fuori regione

Tutti i concorsi raccolti dallo Sportello del cittadino di Perugia in Umbria e fuori regione: le scadenze

Continua

mag 18 2016

730 precompilati in Umbria. Caaf Cgil: attenti ai rischi del fai da te

Il Centro Autorizzato Fiscale (CAAF-CGIL Umbria S.r.l.), è un soggetto fiscale che si convenziona con Agenzia delle Entrate, INPS, Enti Locali e Istituzionali per i Servizi a carattere Fiscale.
A sua volta il CAAF-CGIL Umbria stipula le Convenzioni operative con le Società Fiscali Futura S.r.l. (CGIL Perugia) e Lavoro e Progresso S.r.l. (CGIL Terni), che operano su 36 sedi dislocate sul territorio regionale (26 Perugia; 10 Terni) per garantire una capillare rete per i Servizi Fiscali e Previdenziali: Mod. 730, Mod. Unico, Imu e Tasi, Isee, Cedolare Secca, Bonus, Successioni, Red, Icric, Colf e Badanti e Locazioni in collaborazione con Sunia. Continua

mag 18 2016

è in uscita la nuova versione di GEOLOGIA TECNICA & AMBIENTALE Rivista ufficiale del Consiglio Nazionale Geologi

Il Direttore Responsabile della Rivista Alessandro Reina – Consigliere Nazionale CNG, nello speciale dedicato al Congresso di Napoli ha anticipato che nei prossimi giorni verrà distribuita la nuova versione della Rivista.

Il Quadrimestrale oltre ad una veste grafica nuova, presenterà articoli e studi che tratteranno esclusivamente tematiche e argomenti connessi con la professione del Geologo, con contributi basati sull’esperienza dei geologi e rivolta direttamente ai geologi professionisti.  Continua

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