Una serie di questioni e di osservazioni puntuali sulle Linee Guida al Codice Appalti. È questo il contenuto della
lettera che Altero Matteoli, presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, ed Ermete Realacci presidente della Commissione Ambiente della Camera, hanno inviato al presidente dell’Authority Anticorruzione Anac, Raffaele Cantone.
Non si tratta di un parere formale delle Camere, non previsto dalla legge, ma di una ‘cortesia istituzionale’ in linea con la soft law che ha ispirato le
Linee Guida Anac al
Codice degli Appalti.
Offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV)
Considerando che il criterio di aggiudicazione dell’OEPV consente per sua natura un ampio ventaglio di scelte e che esistono nella prassi varie soluzioni tecnico-matematiche possibili, le Commissioni chiedono che le Linee Guida forniscano indicazioni metodologiche più precise e stringenti per la scelta dei criteri e subcriteri di valutazione delle offerte, dei correlativi punteggi e subpunteggi (o pesi e subpesi) di ponderazione e delle tecniche di calcolo e aggregazione.
Secondo le Commissioni, vanno evitate prassi eccessivamente difformi o soggettive tra le varie stazioni appaltanti a fronte di fattispecie analoghe, pur nel rispetto dell’autonomia decisionale riconosciuta alle stesse stazioni appaltanti. Per tali ragioni, suggeriscono di prevedere nelle Linee Guida che le stazioni appaltanti fissino, per gli affidamenti in cui si faccia ricorso al criterio dell’OEPV espressa come miglior rapporto qualità/prezzo, pesi opunteggi molto ridotti per la componente prezzo.
I parlamentari auspicano che tali indicazioni, soprattutto relativi alla scelta dei criteri di valutazione e del peso/punteggio da attribuire, possano essere tradotte in istruzioni specifiche all’interno dei bandi-tipo che saranno presto emanati dall’ANAC. Infine, al fine di fornire istruzioni più chiare e trasparenti alle stazioni appaltanti e ai concorrenti, siggeriscono anche una prepubblicazione dei documenti di gara (almeno per i contratti di importo più alto), tesa a recepire le osservazioni degli operatori ai fini della stesura definitiva degli atti.
Affidamento dei servizi di architettura e ingegneria
Le Commissioni segnalano che recentemente è stato pubblicato il DM 17 giugno 2016, contenente le tabelle dei corrispettivi dei servizi di progettazione. Quindi, il punto 2 del paragrafo III delle Linee Guida – dicono i parlamentari – dovrebbe essere modificato per richiamare espressamente il decreto in questione. Inoltre, chiedono che l’utilizzo delle tabelle del decreto sia reso il più possibile vincolante, come riferimento per la determinazione dei corrispettivi negli affidamenti, per evitare eccessive sperequazioni.
Inoltre, è stato proposto di introdurre tra i criteri di valutazione delle offerte quello per cui, a parità degli altri parametri, venga assegnata una premialità per le offerte che prevedono la presenza nei gruppi di progettazione digiovani professionisti.
Responsabile unico del procedimento (RUP)
Le Linee Guida su nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento (RUP) per l’affidamento di appalti e concessioni, relativamente agli appalti e le concessioni di lavori, prevedono diversi requisiti di professionalità in funzione dell’importo dei lavori e della complessità dell’opera.
In particolare, si stabilisce che il RUP in possesso del diploma e di almeno tre anni di esperienza possa svolgere tale funzione per contratti di valore inferiore a 500.000 euro; per contratti tra 500.000 e 1.000.000 di euro sono necessari la laurea triennale e almeno cinque anni di esperienza; per i contratti da 1.000.000 di euro in su occorre la laurea magistrale o specialistica e almeno cinque anni di esperienza.
Secondo le Commissioni sarebbe opportuno adottare criteri meno rigidi e valutare l’ipotesi di continuare a utilizzare, anche per contratti di importo più significativo, la competenza professionale acquisita all’interno delle stazioni appaltanti da figure in possesso di diploma (quali i geometri).
Circa poi i “lavori di particolare complessità” che impongono al RUP l’obbligo di possedere, in aggiunta agli altri requisiti professionali, la qualifica di project manager, le Linee Guida citano anche quelli “da svolgersi in particolari circostanze ambientali, climatiche, geologiche (ad esempio in aree sismiche, zone soggette ad alluvioni, zone con particolari caratteristiche orografiche)”.
Secondo i parlamentari, tale formulazione è troppo ampia e generica (le zone sismiche coprono gran parte del territorio nazionale) e potrebbe imporre la qualifica di project manager in un numero molto elevato di situazioni. Pertanto, suggeriscono di distinguere in maniera più chiara e puntuale i casi nei quali può essere effettivamente necessario richiedere anche la qualifica di project manager.
Commissari di gara
Per l’iscrizione alla sezione ordinaria dell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni di gara, è richiesta l’iscrizione a ordini o collegi professionali da almeno 5 anni o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, da almeno 10 anni, per i professionisti la cui attività è assoggettata all’obbligo di iscrizione a ordini o collegi, e l’iscrizione a una delle associazioni professionali costituite dai professionisti non organizzati in ordini o collegi ovvero l’abilitazione all’esercizio di professioni non regolamentare da almeno 5 anni o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, 10 anni. I parlamentari consigliano di consentire l’iscrizione all’Albo anche a giovani laureati che abbiano seguito appositi corsi di formazione.
Per concludere, le Commissioni auspicano che le osservazioni possano essere di ausilio all’ANAC per migliorare la predisposizione delle Linee Guida e informano che è stata deliberata un’apposita indagine conoscitiva congiunta per monitorare il processo di attuazione del Codice Appalti.