ago 28 2016

Quanto costerebbe mettere in sicurezza gli edifici in Italia

C’è chi dice che ristrutturarli secondo le norme antisismiche avrebbe un costo inferiore a quello che abbiamo speso negli ultimi 50 anni per la ricostruzione, ma circolano stime diverse.

 forti terremoti che hanno colpito l’Italia nel corso del Novecento e nei primi decenni del Duemila – per ultimo quello nel Centro Italia dello scorso 24 agosto – hanno provocato la morte di centinaia di persone, e hanno causato danni economici enormi. Se conosciamo con precisione il numero dei morti – che furono nell’ordine delle migliaia dal terremoto in Irpinia, in Campania, del 1980 – è più difficile fare una stima complessiva dei danni economici, soprattutto quelli con conseguenze a lungo termine. In questi giorni però alcuni esperti stanno sostenendo che il costo della messa in sicurezza preventiva degli edifici esistenti in tutta Italia sarebbe inferiore alla somma spesa dal 1968 (anno del terremoto della Valle del Belice, in Sicilia) in poi per la ricostruzione delle zone terremotate. Continua

ago 28 2016

Sisma, controlli dell’Ater Umbria sui propri edifici: 4 stabili off limits

L’azienda regionale di edilizia residenziale ha monitorato 24 costruzioni, allontanate alcune famiglie in via ore azionale a Norcia e a Cascia. Ma le case hanno retto.

 L’Ater controlla. “Nell’area umbra interessata maggiormente dal sisma – si legge in una nota aziendale – gli immobili gestiti dell’Azienda di Edilizia Residenziale regionale sono16 a Norcia e 8 a Cascia. Dai sopralluoghi sin qui effettuati le parti strutturali di tutti gli immobili hanno retto al sisma, i tecnici al lavoro hanno rilevato solo danneggiamenti ad alcune tamponature, interne ed esterne. In via precauzionale e cautelativa, Ater Umbria ha comunque proceduto, in accordo con i tecnici della Protezione Civile, al temporaneo allontanamento delle famiglie assegnatarie per il periodo in cui si possono verificare altre scosse di assestamento. Continua

ago 28 2016

Umbria, assunzioni -45,8%

L’Umbria prima, ma a rovescio, cioè in negativo, nell’andamento dei nuovi contratto di lavoro attivati nei primi 5 mesi del 2016. Nel periodo gennaio-maggio di quest’anno, infatti, rispetto allo stesso periodo del 2015 i nuovi contratti di lavoro attivati sono scesi del 45,8%, che è il calo più forte tra tutte le regioni italiane (seguono le Marche con -43,4% e l’Abruzzo con -42,1%, mentre la media nazionale segna -34%).

Emerge dall’Osservatorio dell’Inps.

Va detto subito che tuttavia, benché riducendosi rispetto ai primi 5 mesi del 2015, il saldo tra assunzioni e cessazioni nella regione resta positivo perché a scendere, anche se in maniera decisamente minore rispetto al calo delle assunzioni, sono anche le cessazioni.

Questo il quadro: in Umbria, nei primi 5 mesi del 2015, c’erano stati 28mila 172 nuovi rapporti di lavoro e 21mila 205 cessazioni, per un saldo positivo di 6mila 967 posto di lavoro. Nei primi 5 mesi, i nuovi contratti di lavoro sono arretrati a 23mila 843 (-4mila 329, che fa appunto -45,8%), mentre le cessazioni sono calate a 19mila 207 (-1.998, -9,4%). Il saldo positivo è quindi sceso da 6mila 967 a 4mila 636.  Continua

ago 28 2016

Terremoto, blocco delle tasse per 4 Comuni umbri

Il consiglio dei ministri di giovedì 25 agosto ha disposto, tra le altre misure in seguito al terremoto di mercoledì 24, il blocco delle tasse per i Comuni coinvolti dal sisma: in Umbria il provvedimento riguarda Preci, Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto. Una boccata d’ossigeno per tutti quei “soggetti residenti nei Comuni nei quali il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l’assolvimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini”, specifica il decreto del consiglio dei ministri. 

ago 28 2016

Geometri, addio al cemento armato

I geometri non possono progettare edifici in cemento armato. E, a meno che non si tratti di «piccole costruzioni accessorie nell’ambito di edifici rurali o destinate alle industrie agricole», la competenza rimane di ingegneri e architetti. È una sentenza (n. 883/15) del Consiglio di stato, questa volta, a fissare un altro tassello nella ripartizione delle competenze tra i professionisti di area tecnica in materia di cemento armato. Continua

ago 28 2016

sisma umbria: a norcia riunione con sindaci e associazioni categoria, "regione umbria predisporrà misure per sostenere imprese turistiche e attività commerciali"

Nel rispetto  e grande vicinanza alle  Regioni che sono in grande emergenza post sisma, la Regione Umbria sta predisponendo tutte le misure per una giusta  “ripartenza” muovendosi  da una parte sul fronte della ricognizione dei danni e dell’ assistenza, con un’ occhio attento alla sicurezza delle persone e dei tecnici, e dall’ altra, sotto  il coordinamento del vicepresidente Paparelli e dell’ assessore Cecchini, all’assistenza al sistema delle imprese e alle attività economiche che hanno subito danni: lo hanno comunicato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il vicepresidente della Giunta regionale, con delega a Sviluppo economico e turismo, Fabio Paparelli,  nel corso della riunione convocata a Norcia, al Centro Operativo Misto, per valutare le criticità insorte a seguito del sisma del 24 agosto, nonchè  le eventuali misure da attivare.    Continua

ago 25 2016

Nuovo Codice appalti:

Senza Capitolato-tipo é monco il provvedimento sulla Direzione dei lavori

 

Rileggendo attentamente le linee guida “Il Direttore dei lavori: modalità di svolgimento delle funzioni di direzione e controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione del contratto” (amena lettura estiva) proposte dall’ANAC in riferimento all’articolo 111, comma 1 del nuovo Codice dei contratti non si può fare a meno di riflettere sul fatto che, in parecchi casi, la definizione delle modalità di predisposizione degli atti di consegna di lavori, di consegna d’urgenza, di sospensione dei lavori, di accettazione dei materiali, di prove e di analisi finalizzate a stabilire l’idoneità dei materiali, di danni da forza maggiore e di altro, viene demandata al Capitolato speciale d’appalto.

 

Sembra, quindi, che ogni capitolato speciale d’appalto allegato al progetto potrebbe contenere tempi e modalità diverse per una stessa funzione. In verità non è così perchéleggendo bene l’articolo 213 del Codice dei contratti, è possibile rilevare come al comma 2 sia precisato che l’ANAC garantirà la promozione dell’efficienza della qualità delle stazioni appaltanti anche con la predisposizione di capitolati-tipo.

 

 

Nella relazione di accompagnamento al documento predisposto dall’ANAC è evidenziato che sono pervenute dagli stakeholder richieste di integrazione delle linee guida con una disciplina di maggiore dettaglio (ad esempio, per la consegna dei lavori, le riserve, le penali, la quantificazione di indennità e risarcimenti, i pagamenti all’impresa), anche riproducendo alcune delle disposizioni contenute nel previgente D.P.R. n. 207/2010.

 

Sul punto, l’ANAC ha rilevato che l’assenza di una disciplina di dettaglio nel nuovo Codice è espressione della volontà del legislatore di realizzare un’ampia liberalizzazione delle forme e delle modalità di azione delle stazioni appaltanti, che restano comunque vincolate al rispetto di principi generali cogenti (principi di efficienza e di efficacia, di imparzialità, di concorrenza, di trasparenza ecc.).

 

Pertanto, stante il divieto di gold plating prescritto sia dal legislatore europeo che da quello italiano (sia nella legge-delega n. 11/2016 che nel Codice), l’Autorità ha scelto di inserire nelle linee guida prescrizioni puntuali solo laddove le stesse sono risultate strettamente indispensabili per la definizione delle modalità di svolgimento dell’attività di controllo e di direzione attribuita ai Direttore dei Lavori, nonché laddove, per l’importanza degli istituti giuridici di volta in volta considerati, una disciplina di maggior dettaglio è apparsa strumentale alla garanzia di una maggiore certezza e trasparenza nei rapporti tra stazioni appaltanti e imprese, anche al fine di scongiurare l’insorgere di contenziosi.

Ma, in verità, tali affermazioni potrebbero non essere esatte per il fatto stesso che la disciplina di dettaglio non può essere prevista all’interno delle linee guida del direttore dei lavori che deve soltanto applicarla dopo che la stessa è predisposta dal progettista nel Capitolato speciale d’appalto.

 

La disciplina di dettaglio non viene, dunque, liberalizzata eritornerà ad entrare in gioco non appena l’ANAC predisporrà, così come disposto all’articolo 213, comma 2, il Capitolato-tipo che, ovviamente, conterrà disposizioni puntuali ed omogenee per tutti relativamente alla consegna di lavori, alla consegna d’urgenza, alla sospensione dei lavori, all’accettazione dei materiali, alle prove ed analisi finalizzate a stabilire l’idoneità dei materiali, ai danni da forza maggiore e ad altro

 

In ogni caso, quindi, quando, il provvedimento predisposto in riferimento all’articolo 111, comma 1, approvato dall’ANAC il 28 giugno 2016 ed inviato al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e che aspetta da quasi due mesi di essere trasformato in decreto (successivamente al parere delle competenti commissioni parlamentari e del Consiglio di Stato, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici) entrerà in vigore resterà monco per il fatto stesso che la stesura del Capitolato speciale d’appalto di ogni singolo lavoro dovrebbe fare riferimento ad un capitolato-tipo predisposto dall’ANACdel quale non si ha alcuna notizia.

A cura di Arch. Paolo Oreto

ago 25 2016

Sisma/9 La proposta degli ingegneri: «Una carta d’identità per gli edifici»

E’ il momento del silenzio, cordoglio e del conforto alle persone e alla famiglie colpite dal sisma in tutto il Centro Italia, a partire dal territorio marchigiano. Gli ingegneri di Ancona intanto offrono la piena disponibilità a partecipare a tutte le operazioni relative all’emergenza sin da subito, anche in considerazione del fatto che l’Ipe (Ingegneri per l’emergenza) costituita nell’ambito del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, è già in contatto con la Protezione Civile per l’organizzazione dei soccorsi e delle attività di monitoraggio delle strutture ed in questi casi i primi ad essere chiamati all’appello sono i territori limitrofi a dove si verifica il sisma. Continua

ago 25 2016

Diagnosi energetiche nelle Pmi: online il bando 2016 da 15 milioni di euro

La scadenza per presentare i programmi è fissata al 15 ottobre 2016

Adisposizione delle Regioni e Province autonome ulteriori 15 milioni di euro per il cofinanziamento di nuovi programmi volti ad incentivare gli audit energetici nelle PMI o l’adozione di sistemi di gestione dell’energia conformi alle norme ISO 50001.

È quanto prevede il bando 2016 del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare che invita Regioni e Province autonome a presentare programmi per sostenere la realizzazione di diagnosi energetiche nelle PMI e rendere più efficienti i loro consumi energetici. Continua

ago 25 2016

n Gazzetta la regola tecnica prevenzione incendi per gli alberghi

Interesserà le attività turistico ricettive oltre i 25 posti letto.

Entreranno in vigore il 23 settembre 2016 le nuove norme tecniche di prevenzione incendi destinate specificamente alle attività ricettive turistico alberghiere con oltre di 25 posti letto.

La regola tecnica verticale del capitolo V.5 interessa alberghi, pensioni, motel, villaggi alberghi, residenze turistico alberghiere come agriturismi, ostelli per la gioventù, dormitori e Bed & breakfast di cui all’allegato I del decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, ivi individuate con il numero 66. Continua

ago 23 2016

Rischio sismico: Sbloccati 145 milioni di euro per la prevenzione

Assegnate alle Regioni le risorse 2015 del Fondo per la prevenzione del rischio sismico, istituito a seguito del terremoto in Abruzzo dall’art. 11 del D.L. 28 aprile 2009, n. 39 e disciplinato, per la stessa annualità, dal Decreto del Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri 21 giugno 2016.

È stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 192 del 18 agosto 2016 il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione civile 21 giugno 2016 recante “Ripartizione relativa all’annualità 2015 dei contributi per gli interventi di prevenzione del rischio sismico, disciplinati dall’ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile 9 maggio 2016, adottata in attuazione dell’articolo 11 del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77”. Continua

ago 23 2016

Appalti

Chieste regole più stringenti per l’offerta economicamente più vantaggiosa

di Rossella Calabrese05/08/2016  Vedi Aggiornamento del 23/08/2016

Lettera delle Commissioni parlamentari all’ANAC: le Linee Guida rendano il DM Parametri ‘il più possibile vincolante.

 
 Una serie di questioni e di osservazioni puntuali sulle Linee Guida al Codice Appalti. È questo il contenuto della lettera che Altero Matteoli, presidente della Commissione Lavori pubblici del Senato, ed Ermete Realacci presidente della Commissione Ambiente della Camera, hanno inviato al presidente dell’Authority Anticorruzione Anac, Raffaele Cantone.
 
Non si tratta di un parere formale delle Camere, non previsto dalla legge, ma di una ‘cortesia istituzionale’ in linea con la soft law che ha ispirato le Linee Guida Anac al Codice degli Appalti.
 

Offerta economicamente più vantaggiosa (OEPV)

Considerando che il criterio di aggiudicazione dell’OEPV consente per sua natura un ampio ventaglio di scelte e che esistono nella prassi varie soluzioni tecnico-matematiche possibili, le Commissioni chiedono che le Linee Guida forniscano indicazioni metodologiche più precise e stringenti per la scelta dei criteri e subcriteri di valutazione delle offerte, dei correlativi punteggi e subpunteggi (o pesi e subpesi) di ponderazione e delle tecniche di calcolo e aggregazione.
 
Secondo le Commissioni, vanno evitate prassi eccessivamente difformi o soggettive tra le varie stazioni appaltanti a fronte di fattispecie analoghe, pur nel rispetto dell’autonomia decisionale riconosciuta alle stesse stazioni appaltanti. Per tali ragioni, suggeriscono di prevedere nelle Linee Guida che le stazioni appaltanti fissino, per gli affidamenti in cui si faccia ricorso al criterio dell’OEPV espressa come miglior rapporto qualità/prezzo, pesi opunteggi molto ridotti per la componente prezzo.
 
I parlamentari auspicano che tali indicazioni, soprattutto relativi alla scelta dei criteri di valutazione e del peso/punteggio da attribuire, possano essere tradotte in istruzioni specifiche all’interno dei bandi-tipo che saranno presto emanati dall’ANAC. Infine, al fine di fornire istruzioni più chiare e trasparenti alle stazioni appaltanti e ai concorrenti, siggeriscono anche una prepubblicazione dei documenti di gara (almeno per i contratti di importo più alto), tesa a recepire le osservazioni degli operatori ai fini della stesura definitiva degli atti.
 

Affidamento dei servizi di architettura e ingegneria

Le Commissioni segnalano che recentemente è stato pubblicato il DM 17 giugno 2016, contenente le tabelle dei corrispettivi dei servizi di progettazione. Quindi, il punto 2 del paragrafo III delle Linee Guida – dicono i parlamentari – dovrebbe essere modificato per richiamare espressamente il decreto in questione. Inoltre, chiedono che l’utilizzo delle tabelle del decreto sia reso il più possibile vincolante, come riferimento per la determinazione dei corrispettivi negli affidamenti, per evitare eccessive sperequazioni.
 
Inoltre, è stato proposto di introdurre tra i criteri di valutazione delle offerte quello per cui, a parità degli altri parametri, venga assegnata una premialità per le offerte che prevedono la presenza nei gruppi di progettazione digiovani professionisti.
 

Responsabile unico del procedimento (RUP)

Le Linee Guida su nomina, ruolo e compiti del responsabile unico del procedimento (RUP) per l’affidamento di appalti e concessioni, relativamente agli appalti e le concessioni di lavori, prevedono diversi requisiti di professionalità in funzione dell’importo dei lavori e della complessità dell’opera.
 
In particolare, si stabilisce che il RUP in possesso del diploma e di almeno tre anni di esperienza possa svolgere tale funzione per contratti di valore inferiore a 500.000 euro;  per contratti tra 500.000 e 1.000.000 di euro sono necessari la laurea triennale e almeno cinque anni di esperienza; per i contratti da 1.000.000 di euro in su occorre la laurea magistrale o specialistica e almeno cinque anni di esperienza.
 
Secondo le Commissioni sarebbe opportuno adottare criteri meno rigidi e valutare l’ipotesi di continuare a utilizzare, anche per contratti di importo più significativo, la competenza professionale acquisita all’interno delle stazioni appaltanti da figure in possesso di diploma (quali i geometri).
 
Circa poi i “lavori di particolare complessità” che impongono al RUP l’obbligo di possedere, in aggiunta agli altri requisiti professionali, la qualifica di project manager, le Linee Guida citano anche quelli “da svolgersi in particolari circostanze ambientali, climatiche, geologiche (ad esempio in aree sismiche, zone soggette ad alluvioni, zone con particolari caratteristiche orografiche)”.
 
Secondo i parlamentari, tale formulazione è troppo ampia e generica (le zone sismiche coprono gran parte del territorio nazionale) e potrebbe imporre la qualifica di project manager in un numero molto elevato di situazioni. Pertanto, suggeriscono di distinguere in maniera più chiara e puntuale i casi nei quali può essere effettivamente necessario richiedere anche la qualifica di project manager.
 

Commissari di gara

Per l’iscrizione alla sezione ordinaria dell’Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni di gara, è richiesta l’iscrizione a ordini o collegi professionali da almeno 5 anni o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, da almeno 10 anni, per i professionisti la cui attività è assoggettata all’obbligo di iscrizione a ordini o collegi, e l’iscrizione a una delle associazioni professionali costituite dai professionisti non organizzati in ordini o collegi ovvero l’abilitazione all’esercizio di professioni non regolamentare da almeno 5 anni o, nel caso di affidamenti di particolare complessità, 10 anni. I parlamentari consigliano di consentire l’iscrizione all’Albo anche a giovani laureati che abbiano seguito appositi corsi di formazione.
 
Per concludere, le Commissioni auspicano che le osservazioni possano essere di ausilio all’ANAC per migliorare la predisposizione delle Linee Guida e informano che è stata deliberata un’apposita indagine conoscitiva congiunta per monitorare il processo di attuazione del Codice Appalti. 

ago 23 2016

La Corte di Cassazione sull’iscrizione in più albi professionali

Le sezioni Unite della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 15208 del 22 luglio 2016 si e’ espressa in merito alla possibilità di iscrizione in più albi professionali.

Nello specifico la Suprema Corte ha chiarito che, l’iscrizione nell’albo degli Avvocati è incompatibile con l’iscrizione in altri albi professionali diversi da quelli per i quali l’iscrizione è espressamente consentita, e ciò a prescindere dal concreto ed effettivo svolgimento della diversa attività professionale (Nel caso di specie, in applicazione del principio di cui in massima, la Corte ha rigettato l’istanza di sospensione cautelare della sentenza CNF n. 204/2015 che aveva confermato la delibera COA di cancellazione dall’albo degli avvocati di un professionista perché contemporaneamente iscritto all’albo dei geometri).

ago 23 2016

Formazione RSPP / ASPP – Siglato l’accordo sui criteri per la formazione – Revisionati gli accordi precedenti

Con un Accordo sottoscritto il 7 luglio 2016 (Rep. Atti n. 128/CSR), la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, ha sottoscritto un accordo finalizzato alla individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i responsabili e gli addetti dei servizi di prevenzione e protezione, come previsto dall’art. 32 del decreto legislativo n. 81 del 2008. Continua

ago 23 2016

Settore Edilizia: riduzione contributiva per l’anno 2016

‘articolo 29 del decreto legge 23 giugno 1995 n. 244 e sue successive integrazioni prevede che entro il 31 luglio di ogni anno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali confermi o ridetermini la misura dello sgravio in oggetto, mediante decreto assunto di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La normativa prevede che, decorsi 30 giorni dal 31 luglio e sino all’adozione del decreto, si applichi la riduzione già determinata per l’anno precedente, salvo conguaglio.
Poiché nel periodo suddetto il decreto non è intervenuto, dal 1° settembre 2016 le aziende potranno inoltrare l’istanza per accedere al beneficio nella misura fissata per il 2015, pari al 11,50%. Continua 

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