set 24 2016

Manutenzione strade: lavori a Terni, Spoleto e Passignano

Anas comunica che a partire da lunedì 26 settembre saranno eseguiti lavori di manutenzione straordinaria su alcune strade statali che renderanno necessarie limitazioni provvisoria al transito a Terni, Spoleto e Passignano sul Trasimeno.

In particolare, per consentire gli interventi di ripristino di un giunto di dilatazione, sarà chiusa a Terni la rampa che collega la strada statale 675 “Umbro Laziale” alla strada statale 3bis “Tiberina” per i veicoli con provenienza Orte e direzione Perugia. Per contenere i disagi alla circolazione le lavorazioni si svolgeranno in orario notturno dalle 22 alle 6, nelle notti di martedì 27 e mercoledì 28 settembre. Continua

set 24 2016

DATI OCCUPAZIONALI IN UMBRIA IN NEGATIVO. LA LEGA SI SCAGLIA CONTRO IL GOVERNO

I consiglieri regionali della Lega Nord, Valerio Mancini e Emanuele Fiorini commentano i dati dell’occupazione in Umbria, diffusi da un recente studio dell’Ires. E nel rimarcare “i danni causati dal Job Act”, i due esponenti del Carroccio evidenziano il “crollo delle assunzioni a tempo indeterminato pari a circa il 45 per cento, il saldo negativo di circa 2200 unità tra assunzioni e cessazioni, il tasso di disoccupazione che resta su livelli molto alti, sommati a cassaintegrati in aumento. Questi – secondo gli esponenti della Lega – i risultati della politica del Partito Democratico che miete vittime tanto in Italia quanto in Umbria”. Quello tracciato dall’Istituto regionale dell’economia sociale e confermato dall’Inps relativo ai primi 6 mesi del 2016 non è altro che il ritratto di un disagio occupazionale che solo nella nostra regione coinvolge circa 80mila persone e fa dell’Umbria la realtà nazionale con il dato negativo più rilevante in termini di assunzioni a tempo indeterminato. Continua

set 24 2016

Rischio idrogeologico, per l’Umbria i consorzi presentano piano da 180 milioni

A Roma l’Anbi mette sul tavolo 3.574 progetti «definitivi ed esecutivi» per i quali servirebbero 8 miliardi: «Il Governo ne tenga conto nella Legge di stabilità»

Ottantatré progetti «definitivi ed esecutivi» che riguardano sistemazioni idrauliche, manutenzioni straordinarie e adeguamenti funzionali delle opere di bonifica, consolidamento degli argini, regimazione dei torrenti e dei corsi d’acqua minori. Interventi, tutti in Umbria, che rappresentano un tassello del piano per il quale servirebbero 8 miliardi di euro (180,5 milioni per l’Umbria) presentato venerdì a Roma dall’Anbi, l’Associazione nazionale consorzi gestione e tutela del territorio e acque irrigue. Il Piano dell’Anbi per la riduzione del rischio idrogeologico, che si chiama «Manutenzione Italia 2016 – Azioni per l’Italia sicura», secondo le stime sarebbe in grado di attivare oltre 50 mila posti di lavoro in tutto il paese; una proposta della quale l’Anbi auspica che si possa tener conto, per quanto riguarda i finanziamenti, nella prossima Legge di stabilità. Continua

set 24 2016

Terni, Comune verso predissesto finanziario, Cecconi: “I colpevoli resteranno impuniti?”

Sulla difficile situazione finanziaria del Comune di Terni, interviene il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Marco Cecconi, che avanza forti critiche nei confronti del sindaco e della sua Giunta. Cecconi paventa inoltre che i responsabili del disastro amministrativo resteranno impuniti.

Il comunicato di Marco Cecconi: Continua

set 24 2016

Avvio imprese giovanili e femminili in Umbria

Risorse per la nascita di imprese giovanili e femminili: dalla Regione arrivano fondi fino a 800mila euro.

La Regione Umbria lancia nuovi progetti per favorire l’occupazione sul territorio e promuovere la nascita di nuove imprese giovanili e femminili. Grazie a una dotazione economica pari a 800mila euro, l’amministrazione regionale concede risorse alle imprese avviate da giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni e alle donne fino ai 40 anni, incentivandone il reinserimento nel mercato del lavoro. Continua

set 24 2016

sisma umbria: presidente marini "positiva impostazione della ricostruzione basata su cooperazione istituzionale"

“Come presidenti di Regione abbiamo condiviso le proposte annunciate oggi dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, sul percorso e sulle modalità per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 24 agosto. Proposte frutto del lavoro congiunto tra Governo, Commissario per la ricostruzione, Vasco Errani, il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio e le Regioni”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, a margine della conferenza stampa tenuta questa mattina a Roma, a Palazzo Chigi, dal premier Renzi. Continua

set 24 2016

Lampadine intelligenti e aree pedonali, Spoleto studia le prime mosse dell’Agenda Urbana

Nella città del Festival presentati i primi interventi per un totale di 545mila euro su 3 milioni e 700mila euro messi a disposizione dalla Regione.

Punti luci a risparmio energetico e con lampadine a led “intelligenti”. E ancora, viabilità che potrebbe subire qualche modifica per dare più “respiro” ad aree prettamente pedonali. Ma anche digitalizzazione di servizi rivolti alla popolazione. Saranno proprio queste le aree di intervento che il Comune di Spoleto metterà in pratica per effetto dei primi 545mila euro arrivati dalla Regione dell’Umbria, fondi riconducibili ad Agenda Urbana e dei quali a Spoleto ne sono toccati, in totale, 3 milioni e 700mila. Continua

set 24 2016

Verifica contributi INPS versati: la guida facile e veloce

Segnaliamo questo articolo dal portale Detrazioni Fiscali inerente proprio la guida per verificare i contributi INPS versati.

Ecco un estratto del testo:

Per quanto riguarda la verifica contributi Inps per l’anno 2017, quindi i contributi versati nel 2016, è bene sapere che per i liberi professionisti è previsto uno sconto sui versamenti, in quanto dovranno versare il 25% dell’imponibile in luogo del 27%, con un notevole sconto per una categoria che si affaccia sempre non in maniera idilliaca ai versamenti previdenziali.

Anche i liberi professionisti potranno consultare nella gestione del sito web Inps gestione separata le loro pendenze e il loro attivo, come viene spiegato nel passo seguente. Continua

set 24 2016

Partita IVA: come chiuderla? Quanto costa? Scarica i moduli da compilare

Possono presentare il modello sAA9/12 le persone fisiche, che non sono tenute all’iscrizione al registro delle imprese, seguendo 3 distinte modalità:

– compilando e presentando 2 modelli AA9/12 presso qualunque ufficio dell’Agenzia delle Entrate, direttamente o tramite persona delegata;

– inviando un singolo modello tramite servizio postale con raccomandata A/R a un ufficio dell’Agenzia, allegando copia di un documento di identificazione;

– inviando il modello AA9/12 per via telematica, con il servizio Entratel, ricordandosi che in questo caso fa fede la data di effettiva ricezione dei dati e non il giorno di invio degli stessi. Continua

set 24 2016

Valutazione di agibilità degli edifici:volontariato o lavoro pagato?

 

Gli ultimi eventi sismici hanno riattivato le procedure di mobilitazione dei tecnici(volontari) per sopralluoghi di agibilità sugli edifici interessati dal sisma.

Tale procedura risulta normata dal DPCM 05/05/2011 E DAL DPCM 8/7/2014, che istituisce il Nucleo Tecnico nazionale per il rilievo del danno e la valutazione di agibilità nell’emergenza post-sismica.

All’art 2 comma 3 del DPCM 08/07/2014 ai requisiti per l’iscrizione negli elenchi del Nucleo Tecnico Nazionale (NTN).

Si legge: il requisito di cui al comma 2, ovvero idonei percorsi formativi di almeno 60 ore , gestiti direttamente da personale della Protezione Civile, con verifica finale, può essere superato in limitati casi, riferiti ad esperti riconosciuti nel settore, in cui l’iscrizione può avvenire, sulla base del curriculum formativo e dell’esperienza tecnico specialistica. In questi casi, l’iscrizione è sottoposta alla valutazione del soggetto responsabile dell’Elenco, di concerto con il responsabile del NTN.

 

 

Tale disposizione, che include tutti i professionisti in possesso di “esperienza sul campo”, e stata di fatto invalidata dalla circolare emessa dal Dipartimento della Protezione Civile, a firma della dott.ssa Immacolata Postiglione, che nella procedura di mobilitazione dei tecnici (ribadisco “volontari” come dovrebbe essere la Protezione Civile tutta) per il post sisma dell’Italia centrale, riconosce quale esperto solamente i dipendenti pubblici o personale in organico alla struttura di competenza , che abbiano partecipato a precedenti campagne di rilievo secondo le modalità che specifica in seguito nella succitata “circolare”.

 

Alla luce di questo vanno fatte alcune considerazioni di ordine generale.

Prima di tutto va precisato che un cosiddetto “tecnico” è un professionista regolarmente laureato, abilitato, iscritto ad un ordine professionale e continuamente sottoposto (per norma) ad aggiornamento professionale obbligatorio.

Di seguito occorre ricordare che noi “tecnici”, visto il nostro corso di studi e vista la nostra abilitazione ad operare nei calcoli strutturali e nelle verifiche e collaudi degli immobili, non possiamo essere ritenuti “incompetenti” nella redazione di documentazione ricognitiva tipo le schede Aedes per la valutazione di agibilità degli edifici.

 

Nel recente passato ovvero nel periodo che va dal 2006 al 2009, il Dipartimento di Protezione Civile, Ufficio Volontariato e Relazioni Istituzionali, erogò, di concerto con il CNAPPC corsi di formazione per tecnici dal titolo “Corso di formazione su pianificazione e gestione delle emergenze“, naturalmente nel programma era compreso anche l’evento sismico con la spiegazione della compilazione delle schede Aedes; ma tutto questo avveniva prima dei due DPCM succitati, quindi oggi quella formazione (gratuita) non è ritenuta valida e sufficiente per entrare nel NTN eppure il corso era organizzato da loro, con docenti interni alla loro Organizzazione,(gli stessi di oggi)

La ragione di quanto sopra è da ricercarsi nel cambio di rotta che a cavallo del 2012/2014 la Protezione Civile compie circa le politiche di coinvolgimento dei “tecnici” nella gestione delle emergenze. Infatti con il DPCM del 2014 la Protezione Civile, avoca a sé la titolarità unica per la formazione di professionisti (tecnici) per le attività di rilevamento del danno. Tale formazione però di fatto diventa “obbligata” (non già obbligatoria) e particolarmente onerosa.

 

Dunque la Protezione Civile in questo modo riconosce che esistono professionisti abilitati alla professione, ovvero possono tirar su case, palazzi, ponti, grandi opere e professionisti con una speciale competenza abilitati, che debbono avere l’esclusiva nella rilevazione del danno, perché formati nei corsi tenuti dalla Protezione Civile e muniti della ricevuta di pagamento del corso stesso.

È doveroso, a questo punto, evidenziare un distinguo sul concetto di lavoro e sul concetto di volontariato, poiché con la strada che si è intrapresa, si sta percorrendo a mio avviso un sentiero ricco di insidie per i liberi professionisti.

 

Dopo anni di lotte per la qualità delle prestazioni professionali e per la equa e doverosa remunerazione delle stesse, si assiste addirittura al tentativo di far passare il volontariato come un “di più”, un arricchimento professionale e curriculare.

Abbiamo assistito a più di un caso in cui la Pubblica Amministrazione è giunta a formulare proposte di affidamento incarichi a titolo gratuito, avverso i quali ci siamo mobilitati, li abbiamo segnalati all’ANAC e fortunatamente sono stati diffidati ed annullati, ma ora ci siamo di nuovo, con l’aggravante che addirittura per i dipendenti pubblici si riconosce in qualche modo la esperienza sul campo in tema di emergenza, ciò non accade per i liberi professionisti.

Insomma, i liberi professionisti, se volessero fare volontariato dovranno pagarsi il corso.

Il lavoro è un principio costituzionale, il volontariato è una decisione facoltativa DI PERSONE, che prestano il loro aiuto, in casi di emergenza.

 

IL PARADOSSO

Se il personale della Protezione Civile viene retribuito per tenere i corsi di formazione PROFESSIONALE , esiste una contraddizione di fondo in tutto ciò. Se si formano ESPERTI, non volontari e gli si riconosce pertanto una funzione tecnica riservata, come gli si può chiedere poi di operare in maniera gratuita? E se nell’esercizio del proprio volontariato, il tecnico sbagliasse, con conseguenze nel rilevamento del danno, ne risponderebbe come volontario o come tecnico?

I tecnici, nell’esercizio della loro professione, hanno l’obbligo di rispondere della qualità del proprio operato, deontologicamente ed eticamente , oltre che alle norme civili e penali quindi tale operato si configura come lavoro.

 

Ora, con la nuova circolare, che peraltro non si comprende come possa modificare il DPCM, si effettua un grave discrimine tra professionisti dipendenti e professionisti autonomi, significando che i dipendenti hanno un quid in più e non si comprende , quale sia la motivazione, visto che si richiede una partecipazione certificata a campagne di rilievo agibilità , cosa che appartiene inequivocabilmente al mondo tutto dei liberi professionisti. Infine il tema paradossale di tutta la vicenda: ma si deve pagare per lavorare gratuitamente o si deve lavorare ed assumersi un ruolo ed una responsabilità con il dovuto riconoscimento del ruolo professionale e della qualità e responsabilità del lavoro svolto?

A cura di Arch. Natalia Guidi
Presidente Inarsind Latina

set 19 2016

Servizi di ingegneria e architettura, ci siamo: l’Anac pubblica le linee guida definitive

Servizi di ingegneria e architettura, ci siamo: l’Anac pubblica le linee guida definitive

Le prime linee guida definitive del nuovo Codice Appalti, approvate dall’Anac, sono quelle relative ai servizi di ingegneria e architettura. L’Autorità le ha licenziate in via definitiva, dopo il passaggio di rito al Consiglio di Stato e presso le commissioni parlamentari: si tratta di un documento indispensabile sia per i professionisti che per le pubbliche amministrazioni, chiamate a destreggiarsi al meglio tra la definizione dei bandi e la gestione delle gare in maniera chiara, trasparente e senza contestazioni. Continua

set 18 2016

Linee guida Anac appalti sotto-soglia,

Consiglio di Stato:

“Non sono vincolanti per le PA”

 
Le stazioni appaltanti, se intendono discostarsi da quanto disposto dall’Autorità, devono motivare adeguatamente e puntualmente la scelta

 
il parere n.1903/2016 pubblicato il 13 settembre, il Consiglio di Stato ha reso il parere sulle Linee guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (A.N.AC.) in materia di procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria
 

LINEE GUIDA NON VINCOLANTI PER LE PA. Palazzo Spada osserva che “Le linee guida sull’affidamento dei contratti pubblici “sotto-soglia” possono essere annoverate tra le linee guida dell’ANAC non vincolanti, le quali, come il Consiglio ha già avuto modo di precisare, sono anch’esse atti amministrativi generali, con conseguenziale applicazione dello statuto del provvedimento amministrativo e perseguono lo scopo di fornire indirizzi e istruzioni operative alle stazioni appaltanti.”

 

LE STAZIONI APPALTANTI POSSONO DISCOSTARSI DAGLI INDIRIZZI ANAC MOTIVANDO IN MODO ADEGUATO LA SCELTA. Per quanto riguarda il comportamento da osservare da parte delle stazioni appaltanti, il Consiglio di Stato precisa che, “se esse intendono discostarsi da quanto disposto dall’Autorità, devono adottare un atto che contenga una adeguata e puntuale motivazione, anche a fini di trasparenza, che indichi le ragioni della diversa scelta amministrativa.”

 

 

 

NATURA NON INTEGRATIVA DELLE LINEE GUIDA. La disciplina dell’art. 36 sui contratti sotto-soglia è “sufficientemente dettagliata e non necessita, pertanto, di linee di indirizzo di carattere “integrativo”, che appesantirebbero inutilmente il quadro regolatorio.” La previsione transitoria autonoma, introdotta dal nuovo Codice Appalti all’art. 216 “non fa che confermare la natura non integrativa, e quindi “non vincolante”, delle linee in discussione.”

 

LE PROCEDURE NON VANNO APPESANTITE CON VINCOLI MOTIVAZIONALI AGGIUNTIVI. Palazzo Spada premette che anche in questo caso l’ANAC “si è adoperata in una meritevole e non facile opera di bilanciamento tra esigenze di semplificazione di una procedura che tradizionalmente si è configurata come “alleggerita” e doveroso rispetto, in ogni caso, dei principi generalissimi di concorrenza, trasparenza, non discriminazione, pubblicità e proporzionalità.”

Tuttavia, non mancano “alcuni profili di criticità nel raggiungimento dell’intento di introdurre ulteriori elementi di semplificazione per le procedure sotto-soglia, che garantiscano nondimeno adeguati livelli di pubblicità e trasparenza, ma senza inutili oneri aggiuntivi per gli operatori economici, finalità specifica che doveva costituire la stella polare di tutto il lavoro.”

 

In un mercato “sempre più rilevante in termini percentuali come quello del “sotto-soglia”, l’introduzione di vincoli di motivazione aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalla legge può apparire, infatti, in contraddizione con l’intento di semplificazione, pur rispondendo alla logica, che in effetti traspare da più parti del testo, volta a privilegiare anche in questo caso, se possibile, le procedure ordinarie, che maggiori garanzie danno, evidentemente, sotto i profili della correttezza dei comportamenti e dell’anticorruzione.”

 

“Se la legge, dunque, fa “salva la possibilità di ricorrere alle procedure ordinarie” (art. 36, comma 2, alinea, del Codice), l’ANAC sottintende a tutto il lavoro, e non lo cela al riguardo, un principio comune di cautela nell’adozione delle procedure semplificate, imponendo pregnanti obblighi motivazionali per chi, pur nell’ambito del sotto-soglia, intenda optare per sistemi di affidamento non ordinario, dunque non aperti sulla base di criteri di concorrenza, trasparenza e pubblicità, alla partecipazione di tutte le imprese potenzialmente interessate.”

Ma, osserva il Consiglio di Stato, “oltre al problema della conciliabilità col principio di semplificazione, imporre uno stringente onere motivazionale finanche “in merito alla scelta della procedura seguita”, come nel caso degli affidamenti al di sotto di 40.000 € (par. 3.3.1), potrebbe apparire non in linea con lo spirito della legge, oltre che, probabilmente, con i limiti imposti all’attività d’indirizzo esplicabile nel caso che ci occupa.”

Secondo Palazzo Spada “Appare, in definitiva, in ogni caso maggiormente equilibrato e congruo rispetto all’impianto della legge, scindendo i due momenti, riservare alle stazioni appaltanti nel momento preventivo della determina a contrarre, e quindi della scelta della procedura, un onere motivazionale sintetico, mentre trova giustamente spazio nella fase della scelta dell’aggiudicatario l’onere di dare dettagliata contezza del possesso da parte dell’operatore selezionato dei requisiti richiesti nella stessa determina a contrarre e della rispondenza di quanto offerto all’interesse pubblico che la stazione appaltante è chiamata soddisfare.”

 

Tutto ciò “senza dimenticare che l’ANAC ha preferito, anche in questo caso, un’impostazione “minimale”, astenendosi dall’indirizzare alle stazioni appaltanti raccomandazioni operative sovrabbondanti e troppo puntuali, che sarebbero state irrispettose della sfera di discrezionalità in capo alle medesime, e limitandosi a chiarire alcuni aspetti applicativi, a volte anche in senso integrativo, dell’art. 36 del Codice, come declinazione operativa delle specifiche procedure del sotto-soglia.”

set 18 2016

Umbria, ‘area di crisi’: lettera al governo Il vice presidente della Regione, Fabio Paparelli, chiede al ministro Poletti il rispetto degli impegni assunti

Applicare anche ai territori interessati dall’accordo di programma Merloni e a quelli di Terni e Narni gli ammortizzatori sociali previsti per le aree di crisi», la richiesta è stata rivolta dal vicepresidente della Regione Umbria con delega allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, al ministro del Lavoro, Giuliano Poletti». Continua

set 17 2016

Lavori sulla E45, ecco come cambia il traffico

Da lunedì 19 settembre saranno eseguiti i lavori di ripristino del piano viabile sulla strada statale 3bis “Tiberina” (E45) in vari tratti tra Bosco, nel comune di Perugia, e Pierantonio, nel comune di Umbertide. Per consentire le lavorazioni saranno necessarie alcune limitazioni provvisorie al transito. In particolare, da lunedì 19 a mercoledì 21 settembre sarà interessato un tratto della carreggiata nord per 3 km in località Ponte Pattoli. Il transito sarà consentito a doppio senso di marcia sulla carreggiata opposta, mentre lo svincolo di Ponte Pattoli sarà temporaneamente chiuso in entrata e in uscita in direzione Cesena. Successivamente, da mercoledì 21 a sabato 24 settembre gli interventi riguarderanno un tratto della carreggiata nord per circa 3,2 km in località Bosco, a Perugia. Continua

set 14 2016

Lavoratori all’aperto, da INAIL il vademecum sui rischi dei raggi solari

L’ Inail ha pubblicato due pillole informative sull’infortunio in itinere e sui rischi derivanti dai raggi solari sui lavoratori all’aperto.

INFORTUNIO IN ITINERE. L’Inail tutela i lavoratori che subiscono un infortunio durante il normale tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.

L’infortunio presenta alcune peculiari caratteristiche di cui non sempre si è al corrente e che si è cercato nel pieghevole – CLICCA QUI – di evidenziare per un primo approfondito contatto informativo. Continua

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