N° 28807 - 04/09/2015 8:00 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Fatturazione elettronica verso la PA: i correttivi
«l’obbligo della e-fattura verso la PA è stata una buona idea. La macchina sta funzionando ed è ormai a regime. Abbiamo imparato: meglio partire subito con uno switch off e poi fare correzioni incrementali dopo, con un ascolto attento delle parti».
Ecco: ma allora vediamole, queste correzioni da fare. I problemi da risolvere.
CIG e CUP
In generale, aziende e amministrazioni si scontrano ancora su cosa scrivere nella fattura. Le seconde chiedono “personalizzazioni” di vario tipo, nel testo o nelle modalità di invio. Una pratica comune è chiedere di compilare i campi CIG e CUP (Codice unico di progetto, Codice identificativo gara). Le amministrazioni notano che è obbligatorio compilarli, per legge. Sono campi necessari per tracciare la spesa della PA. Rifiutano quindi le fatture che li hanno in bianco. Le aziende obiettano però che una fattura può essere rifiutata solo se fiscalmente non corretta e che CIG e CUP impattano sull’esigibilità della fattura, non sul suovalore fiscale. Continua