N° 28554 - 17/07/2015 3:43 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
I furbetti della revisione locale
«Chi controllerà i controllori?» Il famoso interrogativo del poeta latino Giovenale deve essere risuonato nelle stanze del ministero dell’interno quando sono emerse le prime irregolarità nella verifica dei requisiti per l’iscrizione nell’elenco dei revisori locali. Un controllo a campione che la direzione centrale finanza locale effettua ogni anno per verificare se le dichiarazioni autocertificate dai revisori, in ordine a crediti formativi, durata degli incarichi, corsi frequentati e così via, sono o no corrispondenti al vero.
Delle 16 mila domande pervenute, il Viminale ha scelto di controllarne solo il 2%, quindi circa 320. Ma sono bastate per far emergere irregolarità di ogni sorta: digitazione di corsi formativi non corrispondenti a quelli realmente seguiti, numero di ore e di crediti formativi non corrispondenti a quelli effettivamente sostenuti, inserimento di incarichi non validi in quanto svolti non in qualità di revisore dei conti degli enti locali. Continua