N° 27344 - 03/02/2015 22:13 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Appalti pubblici e corruzione. Scoperto il tariffario delle tangenti
Coinvolti i tecnici del dipartimento di Roma Capitale preposti al rilascio delle concessioni edilizie. Chiedevano un massimo di 10mila euro per la dichiarazione di fine lavori e un minimo di 1000 euro per evitare la Asl.
ai 1.000 ai 10.000 euro. L’operazione meno costosa, quella per evitare le ispezioni Asl, la più cara per ottenere la dichiarazione di fine lavori. E’ un vero e proprio tariffario per le tangenti nel settore edili quello emerso dall’indagine su corruzione e concussione negli appalti pubblici condotta dalla Procura di Roma e terminata con undici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di funzionari e tecnici del Comune di Roma. Gli arresti, che seguono quelli già eseguiti lo scorso 8 gennaio (e che nulla hanno a che vedere con l’inchiesta su ‘Mafia Capitale’), hanno riguardato questa volta tecnici in servizio al IX dipartimento di Roma Capitale- che si occupa di programmazione e attuazione urbanistica-, preposti a rilascio delle concessioni edilizie. Continua