N° 25728 - 27/08/2014 23:34 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Varianti in corso d’opera: il mistero della trasmissione all’ANAC
Il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 convertito dalla legge 11 agosto 2014 n. 114, con l’articolo 19 ha cancellato l’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture trasferendo le relative funzioni all’Autorità nazionale anticorruzione.
Non desidero qui entrare nel merito di una decisione presa dal Governo Renzi successivamente agli incresciosi fatti di Expo 2015 e del Mose ma posso entrare nel merito di alcune norme che scaturiscono da tale decisione.
Mi riferisco all’articolo 37 del provvedimento con cui viene stabilito per gli appalti di importo pari o superiore alla soglia comunitaria, che le varianti in corso d’opera di cui all’art. 132, comma 1, lettere b), c) e d) del codice dei contratti, di importo eccedente il 10% dell’importo originario del contratto sono trasmesse, unitamente al progetto esecutivo, all’atto di validazione e ad apposita relazione del responsabile del procedimento, all’ANAC entro trenta giorni dall’approvazione da parte della stazione appaltante per le valutazioni e gli eventuali provvedimenti di competenza. Continua