N° 23175 - 21/12/2013 10:20 - Stampa - -

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Professionisti: i guadagni elevati non giustificano l’Irap

La Corte di Cassazione, ribaltando la sentenza della Commissione tributaria regionale dell’Emilia Romagna, ha stabilito che il pagamento dell’Irap non può essere imposto sulla base di un « discreto livello di guadagni» denunciato dal professionista (nel caso di specie un avvocato), ma occorre sempre dimostrare la presenza di un’adeguata organizzazione.

Per la Suprema Corte « è invece pacifico che la sottoposizione ad Irap non deriva dalla entità dei guadagni bensì dalla esistenza di una struttura organizzata, nel caso di specie meramente ipotizzata e posta in dubbio dalla motivazione significativamente segnata da punti interrogativi, ad esempio anche in ordine alla sussistenza di collaboratori retribuiti». Fonte: lavoro 24 ore

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