N° 29627 - 20/02/2016 12:25 - Stampa - -

DISCUSSIONE DELLA SETTIMANA

Congruità delle Parcelle

Certificazione energetica: quando il Comune prende per il collo i professionisti

Certificazione energetica: quando il Comune prende per il collo i professionisti

Dunque vediamo … qual è il prezzo onesto per la diagnosi energetica e redazione del relativo attestato di prestazione energetica per una palestra comunale e due edifici scolastici? Un Comune della Provincia di Pavia ritiene che un certificatore energetico possa assumere l’incarico per la cifra complessiva di 1.500 euro. Ovviamente comprese tutte le spese, l’IVA e gli oneri per la cassa previdenziale. Superfluo aggiungere che l’importo fissato è quello a base d’asta e l’offerta (al ribasso) concorrerà per il 40% alla determinazione della graduatoria.

Non molto tempo addietro ci siamo interrogati su quale potesse essere il prezzo giusto per un APE, esaminando i costi medi chiesti dai professionisti nelle diverse città italiane.

 La media, come forse ricorderanno i nostri lettori, era di 120 euro e l’indagine scatenò un vivace dibattito tra i tecnici nel gruppo di LinkedIn dedicato ai professionisti per le costruzioni.

“La somma di 500 euro per ognuno degli Audit e per la redazione dell’APE è a dir poco indecente per la qualità e la quantità del lavoro che deve essere svolto”, ci indica l’ing. Domenico Pepe, progettista esperto in tematiche legate al risparmio e all’efficienza energetica in edilizia.

In particolare, sottolinea Pepe, “è incredibile che nel bando pubblicato non si faccia riferimento a nessun criterio per il calcolo della parcella e ad alcuna norma per le modalità di redazione dell’Audit per la preparazione del quale ci sono differenti norme ben precise”.

Dalla lettura del bando, infatti, non emerge nessuna “tensione” verso la realizzazione di un lavoro ben eseguito. “Non si richiede l’uso di strumentazione specifica! Nemmeno un rilievo di tipo qualitativo tramite termografia”, continua l’ing. Pepe che si chiede quale professionista possa partecipare a un bando simile che svilisce decisamente la professione tecnica.

Al momento in cui stiamo scrivendo, non sappiamo se la gara sia andata deserta o se ci sia stato qualche partecipante (a proposito, il bando precisa che “si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, purché ritenuta congrua e vantaggiosa per l’amministrazione comunale”.

Considerando che si parte da una base di 1.500 euro per tre edifici di dimensioni decisamente più impegnative di un appartamento medio di 80 metri quadri, crediamo che qualunque offerta sarà “congrua e vantaggiosa”. Solo per una parte, però.