N° 30633 - 20/11/2016 11:09 - Stampa - -
DISCUSSIONE DELLA SETTIMANA
Regolamento edilizio unico e definizioni urbanistiche.
In Gazzetta il testo definitivo con l’obiettivo di uniformare la disciplina a livello nazionale
Al fine di semplificare e uniformare la regolamentazione edilizia per tutti i Comuni italiani, il decreto Sblocca Italia ha previsto l’adozione di un Regolamento edilizio unico nazionale.
Lo scopo della previsione è quello di definire un regolamento tipo, in modo da uniformare le procedure edilizie con norme più o meno condivise su tutto il territorio nazionale.
È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 268 del 16 novembre 2016 l’accordo tra Governo, Regioni e autonomie locali, in sede di Conferenza unificata, per l’adozione dello schema di Regolamento.
In particolare è stato pubblicato:
- schema di regolamento edilizio tipo (Allegato 1)
- documento con le definizioni uniformi (Allegato A)
- tabella con la raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia (Allegato B)
Schema di regolamento edilizio unico: di cosa si tratta
In realtà non si tratta proprio di un Regolamento edilizio unico: è un documento di indirizzo, una sorta di indice, cui dovranno ispirarsi i Comuni per la redazione dei propri regolamenti.
Nello schema di regolamento edilizio unico vengono stabiliti i principi e i criteri generali per semplificare e uniformare in tutto il territorio nazionale i regolamenti edilizi comunali, comunque denominati.
I Comuni sono tenuti a conformare i regolamenti edilizi comunali al presente Schema.
Il regolamento edilizio tipo si articola, in particolare, in 2 parti:
- nella prima parte, denominata “Principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia” è richiamata e non riprodotta la disciplina generale dell’attività edilizia operante in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e regionale
- nella seconda parte, denominata “Disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia” è raccolta la disciplina regolamentare in materia edilizia di competenza comunale
Regolamento edilizio tipo: i tempi
Entro il termine di 180 giorni dall’adozione dell’Intesa, le Regioni provvedono al recepimento dello schema di regolamento edilizio tipo e delle definizioni uniformi. Le Regioni possono specificare e/o semplificare l’indice proposto e dettare indicazioni tecniche di dettaglio ai fini della corretta interpretazione di tali definizioni uniformi in fase di prima applicazione.
Sono stabiliti i metodi, le procedure e i tempi (non superiori a 180 giorni) da seguire per l’adeguamento comunale, ivi comprese specifiche norme transitorie volte a limitare i possibili effetti dell’adeguamento sui procedimenti in itinere (permessi di costruire, Scia, sanatorie, piani attuativi, progetti unitari convenzionati).
Entro il termine stabilito dalla Regioni e comunque non oltre 180 giorni decorrenti dal medesimo atto di recepimento, i Comuni devono adeguare i propri regolamenti edilizi per conformarli allo schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati, come eventualmente specificati e integrati a livello regionale.
Se i Comuni non adeguano i regolamenti entro il termine stabilito, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.
Regolamento edilizio tipo: l’indice da seguire
Di seguito riportiamo l’indice del regolamento edilizio tipo.
PARTE PRIMA – PRINCIPI GENERALI E DISCIPLINA GENERALE DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA
PARTE SECONDA – DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI COMUNALI IN MATERIA EDILIZIA
TITOLO I – DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI
Capo I – SUE, SUAP e organismi consultivi, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- la composizione, i compiti e le modalità di funzionamento, dello Sportello unico per l’edilizia, della Commissione edilizia se prevista, comunque denominata, e di ogni altro organo, consultivo o di amministrazione attiva, costituito secondo la disciplina vigente, ivi compresa quella statutaria locale
- le modalità di gestione anche telematica delle pratiche edilizie, con specifiche tecniche degli elaborati progettuali anche ai fini dell’aggiornamento della cartografia comunale
- Le modalità di coordinamento con il SUAP. E’ prevista la possibilità di rimandare ad apposito regolamento comunale che tratti la materia telematica in modo specifico. ( ove possibile in forma di allegato allo stesso Regolamento Edilizio).
Capo II – Altre procedure e adempimenti edilizi, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- autotutela e richiesta di riesame dei titoli abilitativi rilasciati o presentati
- certificato di destinazione urbanistica
- proroga e rinnovo dei titoli abilitativi
- sospensione dell’uso e dichiarazione di inagibilità
- contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione: criteri applicativi e rateizzazioni
- pareri preventivi
- ordinanze, interventi urgenti e poteri eccezionali, in materia edilizia
- modalità e strumenti per l’informazione e la trasparenza del procedimento edilizio
- coinvolgimento e partecipazione degli abitanti
- concorsi di urbanistica e di architettura, ove possibili
TITOLO II – DISCIPLINA DELLA ESECUZIONE DEI LAVORI
Capo I – Norme procedimentali sull’esecuzione dei lavori, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- comunicazioni di inizio e di differimento dei lavori, sostituzione e variazioni, anche relative ai soggetti responsabili per la fase di esecuzione dei lavori, quali l’impresa esecutrice, il direttore dei lavori, della sicurezza, ecc.
- comunicazioni di fine lavori
- occupazione di suolo pubblico
- comunicazioni di avvio delle opere relative a bonifica, comprese quelle per amianto, ordigni bellici, ecc.
Capo II – Norme tecniche sull’esecuzione dei lavori, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- principi generali dell’esecuzione dei lavori
- punti fissi di linea e di livello
- conduzione del cantiere e recinzioni provvisorie
- cartelli di cantiere
- criteri da osservare per scavi e demolizioni
- misure di cantiere e eventuali tolleranze
- sicurezza e controllo nei cantieri misure per la prevenzione dei rischi nelle fasi di realizzazione dell’opera
- ulteriori disposizioni per la salvaguardia dei ritrovamenti archeologici e per gli interventi di bonifica e di ritrovamenti di ordigni bellici
- ripristino del suolo e degli impianti pubblici a fine lavori
TITOLO III – DISPOSIZIONI PER LA QUALITÀ URBANA, PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E
FUNZIONALI
Capo I – Disciplina dell’oggetto edilizio, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- caratteristiche costruttive e funzionali, degli edifici
- requisiti prestazionali degli edifici, riferiti alla compatibilità ambientale, all’efficienza energetica e al comfort abitativo, finalizzati al contenimento dei consumi energetici e idrici, all’utilizzo di fonti rinnovabili e di materiali ecocompatibili, alla riduzione delle emissioni inquinanti o clima alteranti, alla riduzione dei rifiuti e del consumo di suolo
- requisiti e parametri prestazionali integrativi degli edifici soggetti a flessibilità progettuale
- incentivi (riduzione degli oneri di urbanizzazione, premi di edificabilità, deroghe ai parametri urbanistico-edilizi, fiscalità comunale) finalizzati all’innalzamento della sostenibilità energetico ambientale degli edifici, della qualità e della sicurezza edilizia, rispetto ai parametri cogenti
- prescrizioni costruttive per l’adozione di misure di prevenzione del rischio gas radon
- specificazioni sulle dotazioni igienico sanitarie dei servizi e dei locali ad uso abitativo e commerciale
- dispositivi di aggancio orizzontali flessibili sui tetti (c.d. “linee vita”)
- prescrizioni per le sale da gioco l’istallazione di apparecchiature del gioco d’azzardo lecito e la raccolta della scommessa
Capo II – Disciplina degli spazi aperti, pubblici o di uso pubblico, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- strade
- portici
- piste ciclabili
- aree per parcheggio
- piazze e aree pedonalizzate
- passaggi pedonali e marciapiedi
- passi carrai ed uscite per autorimesse
- chioschi/dehors su suolo pubblico
- servitù pubbliche di passaggio sui fronti delle costruzioni e per chioschi/gazebi/dehors posizionati su suolo pubblico e privato
- recinzioni
- numerazione civica
Capo III Tutela degli spazi verdi e dell’ambiente, contenente disposizioni regolamentari riguardanti le regole tecniche e i requisiti qualitativi per la realizzazione e la salvaguardia di:
- aree verdi
- parchi urbani e giardini di interesse storico e documentale
- orti urbani
- parchi e percorsi in territorio rurale
- sentieri
- tutela del suolo e del sottosuolo
E’ prevista la possibilità di rimandare ad apposito regolamento comunale che tratti la materia del verde pubblico e privato, in modo specifico e coordinato con tutte le altre norme vigenti di settore, (ove possibile in forma di allegato allo stesso Regolamento Edilizio).
Capo IV infrastrutture e reti tecnologiche, contenente disposizioni regolamentari relative alle reti e impianti di:
- approvvigionamento idrico
- depurazione e smaltimento delle acque
- raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati
- distribuzione dell’energia elettrica
- distribuzione del gas
- ricarica dei veicoli elettrici
- produzione di energie da fonti rinnovabili, da cogenerazione e reti di teleriscaldamento
- telecomunicazioni
Capo V Recupero urbano, qualità architettonica e inserimento paesaggistico, contenente ulteriori indicazioni operative per il recupero e la riqualificazione dei luoghi e per la promozione e la salvaguardia del decoro urbano e la sicurezza pubblica, da coordinare con le particolari disposizione di settore e norme di piano:
- pubblico decoro, manutenzione e sicurezza delle costruzioni e dei luoghi
- facciate degli edifici ed elementi architettonici di pregio
- elementi aggettanti delle facciate, parapetti e davanzali
- allineamenti
- piano del colore
- coperture degli edifici
- illuminazione pubblica
- griglie ed intercapedini
- antenne e impianti di condizionamento a servizio degli edifici e altri impianti tecnici
- serramenti esterni degli edifici
- insegne commerciali, mostre, vetrine, tende, targhe
- cartelloni pubblicitari
- muri di cinta
- beni culturali e edifici storici
- cimiteri monumentali e storici
- progettazione dei requisiti di sicurezza per i luoghi pubblici urbani
Capo VI Elementi costruttivi
contenente disposizioni regolamentari riguardanti :
1. superamento barriere architettoniche e rampe e altre misure per l’abbattimento di barriere
architettoniche;
2. serre bioclimatiche;
3. impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio degli edifici;
4. coperture, canali di gronda e pluviali;
5. strade e passaggi privati e cortili;
6. cavedi, pozzi luce e chiostrine;
7. intercapedini e griglie di aerazione;
8. recinzioni;
9. materiali, tecniche costruttive degli edifici ,
10. disposizioni relative alle aree di pertinenza;
11. piscine;
12. altre opere di corredo agli edifici.
TITOLO IV – VIGILANZA E SISTEMI DI CONTROLLO, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo delle trasformazioni e usi del territorio
- vigilanza durante l’esecuzione dei lavori
- sanzioni per violazioni delle norme regolamentari
TITOLO V -NORME TRANSITORIE, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:
- aggiornamento del regolamento edilizio
- disposizioni transitorie
Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo
Ecco le definizioni previste dall’Allegato B. (VEDI)